

27
l’uomo a diretto contatto con le divinità in onore delle
quali venivano organizzate le manifestazioni spor-
tive
4
.
Questo spiegherebbe il motivo per cui tali celebra-
zioni fossero sempre tenute sotto la tutela dei princi-
pali santuari, quali quelli di Delfi, Nemea, Istmo e,
ovviamente, Olimpia
5
. FIG. 3
Suddette aree sacre, ospitando i Giochi, diventavano
luoghi in cui chiunque poteva recarsi, dal comune cit-
tadino interessato ad assistere allo svolgimento delle
gare, ai personaggi più in vista della vita pubblica che
sfruttavano tali
locations
per acquisire visibilità, al
fine di raccogliere consenso; lo stesso accadeva
anche per gli artisti, che, come nel caso dell’ateniese
Fidia, contribuirono a rendere grande la fama dei san-
tuari con lepropriecolossali opere, ottenendonotorietà
taledaentrare di dirittonellamemoria collettiva
6
. FIG. 4
Deve essere posto in evidenza come i suddetti spazi
santuariali costituissero un forte polo di attrazione
non soltanto religiosa, uno scenario importante in cui
poter stipulare accordi politici o compiere ogni sorta
di contrattazioni e trattative; in tal modo si riteneva di
attribuire alle manifestazioni agonistiche un valore
totalizzante che consentisse di andare oltre il ridut-
tivo significato di “
giochi
”, rappresentando un mo-
mento in cui contemplare ogni aspetto della vita
comune, da quello politico a quello religioso, sociale
e, perché no, anche economico.
Motore di tutto questo fu lo spirito competitivo, fat-
tore decisivo nello sviluppo della storia greca, che ac-
quisì, dunque, un fondamentale significato spirituale
e religioso.
Spostando poi l’attenzione sulla sfera antropologica,
si deve sottolineare la naturale inclinazione dell’uomo
nel mettersi alla prova e nel voler primeggiare; tale
aspetto costituì l’input che determinò la crescita dello
spirito competitivo tra tutti i partecipanti allemanife-
stazioni olimpiche.
L’idea del gareggiare, del competere, presupponeva,
infatti, una consapevolezza del valore intrinseco del-
l’essere umano, la coscienza della sua libertà e dei
suoi meriti, delle responsabilità e, in definitiva, l’ac-
cettazione del proprio diritto democratico di parteci-
pare agli affari pubblici.
Del resto, il culto dello spirito sportivo risiedeva sulla
stessa base intellettuale di tutti gli altri valori della ci-
viltà greca, tra i quali sicuramente spiccava la libertà
individuale rispetto ad ogni tipo di despotismo.
Per un uomo capace di vivere responsabilmente la
propria autonomia era necessario credere in se
stesso, nel suo corpo e nella sua mente, in breve, nel
valore supremo della vita umana; l’individuo stesso
incarnava l’immagine visibile degli dèi, il cui aspetto
veniva antropomorfizzato, attribuendo loro tutte le
caratteristiche degli esseri umani, ovviamente nella
loro forma idealizzata. Tale aspetto trova puntuale ri-
scontro in quello che fu l’intero apparato scultoreo
del Tempio di Zeus in Olimpia .
Pertanto, il popolo greco destinò un particolare inte-
resse alla perfezione del corpo, indice di approssima-
zione agli dèi e all’interpretazione del potenziamento
della forza fisica come espressione di tale avvicina-
mento; per talemotivo, il cittadino greco riservò sem-
pre alla cura del corpo una particolare attenzione
mediante la pratica costante di massaggi e allena-
menti fisici che costituirono il punto di partenza per
la formazione di un buon atleta
8
.
Si ritiene che il medesimo giudizio valesse per le qua-
c u l t u r a
4 Pergliaspettigeneralidellareligionegreca:ZAIDMAN-PANTEL,1989;BIANCHI,1971,pp.81-304;GERNET,
1968;STEWART,1977,pp.503-616;VERNANT,1976;NILSSON,1967.
5 Riguardoalcaratteregeneraledeigiochipanellenici:GNOLI-AMPOLO,1985,pp.105-106.
6 LabottegadiFidialavoròaOlimpianegliannitrenta,aseguitodelcompletamentodell’AthenaParthenos.
Gliscavicondottiall’internodellaboratorio,hannorestituitorestidimetalliematerialiricordatidaPausania,oltre
amatricipermotivivegetalidaeseguireinpastavitrea:MADDOLI-SALADINO,1995,p.238-239.Paus.,V,10,
2. In particolare, circa l’officina di Fidia: JANTZEN,1965,p.651;TORELLI-MAVROJANNIS,2002,pp.237-238;
YALOURIS-YALOURIS,2001,p.17;DEWAELE,1994,pp.15-28;HEILMEYER-ZIMMER-SCHNEIDER,1987,p.239ss.
7Circal’apparatodecorativoescultoreodelTempiodiZeus:JANTZEN,1965,p.657-659;HERMANN,1987,
p. 340 ss.; SCHEFOLD - ASHMOLE - YALOURIS, 1967
8 Per una buona conoscenza della preparazione atletica di ogni partecipante alle competizioni
sportive, fondamentale è il trattato “Per… gumnastik»j”,“Sulla Ginnastica”di Filostrato.