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l’uomo a diretto contatto con le divinità in onore delle

quali venivano organizzate le manifestazioni spor-

tive

4

.

Questo spiegherebbe il motivo per cui tali celebra-

zioni fossero sempre tenute sotto la tutela dei princi-

pali santuari, quali quelli di Delfi, Nemea, Istmo e,

ovviamente, Olimpia

5

. FIG. 3

Suddette aree sacre, ospitando i Giochi, diventavano

luoghi in cui chiunque poteva recarsi, dal comune cit-

tadino interessato ad assistere allo svolgimento delle

gare, ai personaggi più in vista della vita pubblica che

sfruttavano tali

locations

per acquisire visibilità, al

fine di raccogliere consenso; lo stesso accadeva

anche per gli artisti, che, come nel caso dell’ateniese

Fidia, contribuirono a rendere grande la fama dei san-

tuari con lepropriecolossali opere, ottenendonotorietà

taledaentrare di dirittonellamemoria collettiva

6

. FIG. 4

Deve essere posto in evidenza come i suddetti spazi

santuariali costituissero un forte polo di attrazione

non soltanto religiosa, uno scenario importante in cui

poter stipulare accordi politici o compiere ogni sorta

di contrattazioni e trattative; in tal modo si riteneva di

attribuire alle manifestazioni agonistiche un valore

totalizzante che consentisse di andare oltre il ridut-

tivo significato di “

giochi

”, rappresentando un mo-

mento in cui contemplare ogni aspetto della vita

comune, da quello politico a quello religioso, sociale

e, perché no, anche economico.

Motore di tutto questo fu lo spirito competitivo, fat-

tore decisivo nello sviluppo della storia greca, che ac-

quisì, dunque, un fondamentale significato spirituale

e religioso.

Spostando poi l’attenzione sulla sfera antropologica,

si deve sottolineare la naturale inclinazione dell’uomo

nel mettersi alla prova e nel voler primeggiare; tale

aspetto costituì l’input che determinò la crescita dello

spirito competitivo tra tutti i partecipanti allemanife-

stazioni olimpiche.

L’idea del gareggiare, del competere, presupponeva,

infatti, una consapevolezza del valore intrinseco del-

l’essere umano, la coscienza della sua libertà e dei

suoi meriti, delle responsabilità e, in definitiva, l’ac-

cettazione del proprio diritto democratico di parteci-

pare agli affari pubblici.

Del resto, il culto dello spirito sportivo risiedeva sulla

stessa base intellettuale di tutti gli altri valori della ci-

viltà greca, tra i quali sicuramente spiccava la libertà

individuale rispetto ad ogni tipo di despotismo.

Per un uomo capace di vivere responsabilmente la

propria autonomia era necessario credere in se

stesso, nel suo corpo e nella sua mente, in breve, nel

valore supremo della vita umana; l’individuo stesso

incarnava l’immagine visibile degli dèi, il cui aspetto

veniva antropomorfizzato, attribuendo loro tutte le

caratteristiche degli esseri umani, ovviamente nella

loro forma idealizzata. Tale aspetto trova puntuale ri-

scontro in quello che fu l’intero apparato scultoreo

del Tempio di Zeus in Olimpia .

Pertanto, il popolo greco destinò un particolare inte-

resse alla perfezione del corpo, indice di approssima-

zione agli dèi e all’interpretazione del potenziamento

della forza fisica come espressione di tale avvicina-

mento; per talemotivo, il cittadino greco riservò sem-

pre alla cura del corpo una particolare attenzione

mediante la pratica costante di massaggi e allena-

menti fisici che costituirono il punto di partenza per

la formazione di un buon atleta

8

.

Si ritiene che il medesimo giudizio valesse per le qua-

c u l t u r a

4 Pergliaspettigeneralidellareligionegreca:ZAIDMAN-PANTEL,1989;BIANCHI,1971,pp.81-304;GERNET,

1968;STEWART,1977,pp.503-616;VERNANT,1976;NILSSON,1967.

5 Riguardoalcaratteregeneraledeigiochipanellenici:GNOLI-AMPOLO,1985,pp.105-106.

6 LabottegadiFidialavoròaOlimpianegliannitrenta,aseguitodelcompletamentodell’AthenaParthenos.

Gliscavicondottiall’internodellaboratorio,hannorestituitorestidimetalliematerialiricordatidaPausania,oltre

amatricipermotivivegetalidaeseguireinpastavitrea:MADDOLI-SALADINO,1995,p.238-239.Paus.,V,10,

2. In particolare, circa l’officina di Fidia: JANTZEN,1965,p.651;TORELLI-MAVROJANNIS,2002,pp.237-238;

YALOURIS-YALOURIS,2001,p.17;DEWAELE,1994,pp.15-28;HEILMEYER-ZIMMER-SCHNEIDER,1987,p.239ss.

7Circal’apparatodecorativoescultoreodelTempiodiZeus:JANTZEN,1965,p.657-659;HERMANN,1987,

p. 340 ss.; SCHEFOLD - ASHMOLE - YALOURIS, 1967

8 Per una buona conoscenza della preparazione atletica di ogni partecipante alle competizioni

sportive, fondamentale è il trattato “Per… gumnastik»j”,“Sulla Ginnastica”di Filostrato.