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foto 2 / 7 Tavole di Gubbio /

farneti.it

/TavoleHera47.htm

1. una speciale categoria di dei indicati nella loro pluralità come aiser (o eiser) ši-c šeu-c (sequenza ripetuta

due volte nelle colonne II e V);

2. un nume indicato con le parole flere in crapšti, forse ricollegabile al Grabovio italico (colonne III e IV);

3. il dio Nettuno indicato con le parole flere nethunšl (colonne VIII e IX).

Ma soprattutto interessante è l’apparizione, al principio dei paragrafi contrassegnati da intervalli, di notazioni

numerali che in due casi si accompagnano a nomi di mesi come acale e ćeli: probabilmente date corrispon-

denti ai giorni delle feste con le relative cerimonie; per cui il rituale sarebbe articolato nello schema di un ca-

lendario. E’ fortemente probabile, quindi, che il

liber linteus

di Zagabria sia un esempio di quei famosi Libri Ri-

tuales di cui le fonti classiche ci hanno parlato in maniera molto sommaria, ma che erano alla base della

letteratura sacra etrusca, la cui origine veniva fatta risalire ad un dio in persona: Tagete, tanto che per la reli-

gione etrusca si parla infatti di religione rivelata.

L’acquisizione

Nell’inventario del Museo Nazionale di Zagabria redatto negli anni tra il 1862 e il 1865, al n°1 della collezione di

antichità egizie si legge la scheda:

Numero progressivo: 1

Dono

Del signor Ilija Barić vice Arcidiacono della Diocesi di Djakovo, a Golabinci.

Luogo di ritrovamento

Portata dall’Egitto da Mihail Barić, scrittore della Regia Cancelleria di Corte Ungherese, e dopo la sua morte

lasciata al fratello Ilija.

Descrizione

1. Mummia femminile ignuda, stante, agganciata ad un’asta di ferro, su di un basamento di legno levigato, con

capelli rossicci, tracce di doratura su fronte e spalle, entro una vetrina nera levigata, con vetro sui quattro

lati, e all’interno con un tendaggio di seta di color grigio-cenere, sportelli guarniti, due serrature con chiavi,

della quali la superiore blocca la corda, con la quale viene sollevata la tenda.

2. Altra vetrina, posta su piedistallo sollevato, nero levigato, con porte di vetro, guarnizioni, serratura e chiave.

In essa si trovano le interiora e le bende della suddetta mummia e frammenti di documenti scritti su papi-

ro. Anche la maggior parte delle bende reca iscrizioni e geroglifici."