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con capitelli a volute, a ricordare splendidi giochi di intarsi nella lavorazione del legno. Tutti gli elementi facen-
ti parte della decorazione sono interamente dipinti in un gioco di ricchi contrasti: viola, rosso, verde e giallo
contribuiscono a creare un’atmosfera gioiosa, espressione del carattere peculiare di questa tipologia di ceri-
monie conviviali. Si noti la morbidezza che traspare dalla realizzazione dei cuscini su cui Larthia si appoggia;
splendide frange che ricadono in basso, colori sgargianti in viola e giallo oro. (foto 10) Dunque, ecco l’immagi-
ne di una donna dell’aristocrazia, dalle vesti delicate e morbi-
de e dagli splendidi gioielli, personificazione di quell’opulenza,
di quella ricchezza e di quell’eleganza che ancora in un’Etruria
ormai romanizzata, continuavano ad incarnare i valori di una
élite che rese memorabile il mondo etrusco, ormai perso nei
fasti del passato.
Bibliografia
G. Camporeale 2004, “
Gli Etruschi. Storia e civiltà
”,
Giovannangelo Camporeale (a cura di), UTET Torino.
M. Martelli 2000, “
La ceramica degli Etruschi. La pittura vascolare
”,
Marina Martelli (a cura di), DeAgostini.
S. Steingraber 1985, “
Catalogo ragionato della pittura etrusca
”.
foto 8 / Sarcofago di Larthia Seianti, Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Gemma
Bechini
Nasce a Pistoia il 30/07/1986. Dopo es-
sersi diplomata presso il Liceo Classico
Carlo Lorenzini (Pescia), il 5/11/2009 ha
conseguito la Laurea Triennale in Storia e
Tutela dei Beni Archeologici presso l’Uni-
versità degli Studi di Firenze, con una tesi
in Etruscologia (105/110). Presso lo stes-
so Ateneo, il 15/10/2012 ha conseguito la
Laurea Magistrale in Archeologia...
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