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Il sarcofago di Gemenefharbak

(CGT 2201)

Prima Parte - La descrizione del reperto

Nome del titolare: Gemenefharbak, .

.

gm.n.f Hr bA.k

,

'Egli ha trovato, Horus, il tuo

ba

'

1

Provenienza: Sais (odierna Sa el Hagar), Collezione Drovetti

Datazione: XXVI dinastia

Materiale: basanite

2

Dimensioni: 229x60x48,5 cm

Il sarcofago di Gemenefharbak pervenne al Museo Egizio di Torino con la collezione Drovetti

nel 1824. Fu sistemato insieme all'intera collezione nella sale dell'Accademia delle Scienze, e lì venne

raffigurato con gli altri reperti della Drovettiana in un disegno di Marco Nicolosimo (fig. 1)

Fig. 1 –

Disegno di Marco Nicolosimo che raffigura la prima sistemazione della collezione Drovetti

nelle sale dell'Accademia delle Scienze (1832)

3

.

Gemenefharbak era un funzionario di altissimo grado (ricopriva, fra l'altro, la carica di Visir)

vissuto a Sais, città del Delta Occidentale al tempo della XXVI dinastia (672-525 a.C.) e i suoi

innumerevoli titoli compaiono nelle iscrizioni del sarcofago.

Tale sarcofago, superba opera d'arte saitica e lavorato con somma maestria, consta del coperchio

e della cassa, ed è in perfetto stato di conservazione. Il coperchio presenta nella parte superiore

l'immagine del volto del defunto che è incorniciata da una pesante parrucca tripartita. Dal mento scende,

intrecciata ed arrotolata in punta, la barba posticcia al di sotto della quale, legato ad una cordicella,