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nel 641”. “I reperti di epoca tolemaica sono stati sco-

perti ad una quota piuttosto alta – continua l’archeo-

loga – e restano da scavare parecchi altri metri di

stratificazione relativi ad insediamenti più antichi, pro-

babilmente risalenti fino all’epoca saitica (VII – VI sec.

a.C.). Questa città dunque ebbe una vita della durata

di almeno un millennio”. La Missione Archeologica in

Basso Egitto è attiva sul sito di Kom el-Ghoraf dal

2002, ed è una delle poche che operano in quest’area,

in cui molte sono le difficoltà di scavo: la caratteristi-

che idrogeologiche infatti, influiscono pesantemente

sulla conservazione dei siti a causa dell’azione dell’ac-

qua che ha scavato profondi canyon, intaccando e, tal-

volta, cancellando le strutture.

Fonte:

http://agi.it

14/12/2012

4)

RINVENUTE A LUXOR TOMBE DI 3000 ANNI FA

Alcuni archeologi italiani, durante uno scavo a Luxor

presso il tempio funerario del faraone Amenhotep II,

della XVIII Dinastia (1550 – 1291 a.C.), hanno scoperto

una serie di tombe rupestri risalenti al Terzo Periodo

Intermedio (1075 – 664 a.C.). Ogni tomba era scavata

nella roccia, dotata di un pozzo profondo che scende

in una camera sepolcrale. All’interno di queste camere

sono stati rinvenuti i resti di sarcofagi in legno, dipinti

con scene funerarie e religiose in rosso e nero, resti

scheletrici, vasi canopi ed arredi per la vita ultrater-

rena. I vasi canopi, dodici in totale, risultano essere di

ottima qualità: alcuni in pietra calcare ed altri in terra-

cotta. Come noto, questi vasi venivano utilizzati per

conservare il fegato, i polmoni, lo stomaco e gli inte-

stini del defunto. I coperchi sono scolpiti con la raffigu-

razione dei quattro figli di Horo, incaricati di

proteggere gli organi. Secondo gli esperti, i vasi canopi

ritrovati, proverrebbero dalla tomba di una donna e

risalirebbero al periodo tra il 1075 ed il 664 a.C.. Inol-

tre, come fa notare l’archeologo Angelo Sesana, fu-

rono disposti due da un lato e due dall’altro della

sepoltura, all’interno della quale sono stati trovati un

sarcofago ed uno scheletro, entrambi non ancora

identificati. Il contenuto della tomba è stato spostato

in unmagazzino presso Luxor, per sottoporlo ad ulte-

riori esami e restauri. In seguito i reperti verranno

esposti in un museo.

Tra le altre scoperte compiute nella zona durante que-

sta stagione di scavi si ricorda una rampa monumen-

tale e la tomba di un bambino di circa sei mesi.

Sebbene il corpo non sia stato rinvenuto, sono stati

trovati all’interno del sarcofago in terracotta diversi

manufatti – una bella serie di ciotole, piatti e stoviglie

assortite – disposti ordinatamente intorno ad uno spa-

zio in cui un tempo doveva esserci unamummia. Il co-

perchio del sarcofago fu rotto probabilmente già in

tempi antichi da parte dei saccheggiatori. Questa

tomba risale al Medio Regno, intorno al 1080 a.C., e gli

archeologi ritengono possibile un collegamento tra

essa e le tombe di due giovani donne risalenti allo

stesso periodo e scoperte lo scorso anno. La qualità

dei manufatti suggerisce che le tombe contenessero i

resti di membri elitari della società del Terzo Periodo

Intermedio. Il fatto che le persone ricche ed importanti

venissero sepolte all’interno del tempio di Amenhotep

II almeno quattro secoli dopo la suamorte (regnò circa

tra il 1427 ed il 1401 a.C.) sottolinea l’importanza reli-

giosa dell’edificio, anche dopo che la dinastia del suo

costruttore si era estinta da tempo. Gli archeologi del

Centro di Egittologia Francesco Ballerini (CEFB)

stanno eseguendo scavi presso il tempio di Amenho-

tep II da quindici anni. Per ulteriori informazioni sul

tempio e sugli scavi del gruppo, è possibile consultare

il loro sito web, nel quale è contenuto anche un inte-

ressante diario di scavo.

Fonte:

http://archeostoria.it

27/01/2013

5)

SCOPERTA LA PIU’ ANTICA RAFFIGURAZIONE

DI UN FARAONE

Secondo una nuova ricerca condotta su iscrizioni a

lungo dimenticate, sulle rocce in un sito desertico a

sud dell’Egitto è stata ritrovata la più antica rappre-

sentazione conosciuta di un faraone. Su alcune rocce

verticali, nei pressi di Na gel-Hamdulab, 4 miglia a

nord della diga di Assuan, è stata infatti identificata

un’immagine che ritrae un sovrano egiziano su imbar-

cazioni con prigionieri ed animali, in quello che si ri-

tiene essere un giro di raccolta delle imposte. “Non

sappiamo con certezza chi sia il re raffigurato a Ham-

dulab, possiamo solo fare delle supposizioni su basi

paleografiche ed iconografiche”, ha spiegato l’italiana

Maria Carmela Gatto, ricercatrice associata di Egitto-

logia presso la Yale University e co-direttrice del pro-

getto di scavi adAssuan e KomOmbo. In effetti, lo stile

delle raffigurazioni suggerisce che esse siano state

eseguite tra il 320 e il 3100 a.C., durante il regno di

Narmer, il primo re ad unificare il Nord e il Sud del-

l e n e w s