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di Amon. Di loro non sappiano nulla di più… La

tomba, restaurata nel 2002, ha una forma a T

e comprende due stanze. Nella prima i dipinti

appaiono molto deteriorati e solo il soffitto ha

conservato la freschezza dei colori. Come una

enorme tela distesa, appare una trama for-

mata da elementi geometrici ricorrenti bian-

chi, neri e ocra, alternati da linee ondulate

nere, blu e azzurre.

Le pareti conservano purtroppo poche imma-

gini e, di Shuroy e della sua consorte, riman-

gono solo alcune parti. Non tutte le pitture

sono state completate, alcune presentano solo

uno schizzo abbozzato in rosso. È interessante

notare che i geroglifici non sono stati vergati e

compaiono solo, su uno sfondo giallo tipico

dell’età ramesside, delle colonne rosse che

avrebbero dovuto ospitare i segni.

Le raffigurazioni invece, anche se alquanto

frammentarie, descrivono scene relative al

“libro delle porte”.

A destra si intravvedono il defunto e sua mo-

glie davanti a delle porte, poi una immagine di

Thot e una di Osiri assiso davanti ad una

mensa riccamente imbandita.

Sulla parete di sinistra la scena appare simme-

trica. All’inizio, solo abbozzato in rosso, appare

un genio delle porte, segue una scena, questa

volte ben dipinta, dove scorgiamo i due defunti

nuovamente di fronte ad un genio che pro-

tegge la sua porta. La sposa di Shuroy ha un

delicato vestito in lino plissettato e anche la

parrucca è finemente curata. Infine i due sono

di fronte ad una mensa riccamente imbandita

in onore di Ra Harakhty. Questa scena sostitui-

sce in questo ipogeo quella della psicostasia

ma il significato è il medesimo. Anche senza

testi possiamo immaginare che i due defunti

sono presentati al grande dio come immuni da

colpe e giusti di voce.

Le scene sulle due pareti sono simmetriche e

ricche di significato: a destra si onora il dio

Osiri, che presiede il mondo sotterraneo, a si-

nistra Ra Harakhty custode di quello terreno.

Un breve corridoio separa le due stanze, nella

seconda non tutte le pareti sono decorate e

appena entrati si scorge una immagine, al-

quanto lesionata, del defunto e della sua sposa

di fronte ad Osiri, il cui viso è tuttavia scom-

parso, assiso su un trono che poggia sul segno

maat. Di fronte al dio vi sono le classiche fi-

gure dei figli di Horus che spuntano da un

fiore di loto, e una immagine del dio Anubi,

cioè la nebride, che consiste in un vaso con

una pelle di felino. . Dietro ad Osiri si intravve-

dono le figure di Iside e Nephis, (foto 8)

Le raffigurazioni che seguono su questa pa-

rete sono troppo danneggiate e poco degne di

v a l l e d e i n o b i l i l u x o r

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