Table of Contents Table of Contents
Previous Page  49 / 105 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 49 / 105 Next Page
Page Background

49

Questo avviene sul muro Sud, poi-

ché quello settentrionale è stato

lasciato vuoto e liscio, segno che

l’interesse verso la Cappella Rossa

vennemeno. Ipotesi provata anche

dall’incompiutezza del toro: la sua

sezione non è cilindrica bensì qua-

drata, segno che non è mai stata

ultimata, ad eccezione di qualche

centimetro vicino ai giunti laterali.

Invece il lato interno è decorato

a solo nome di Thutmosi III, con

un’incisione meno profonda ri-

spetto alle file 1-7 e la cornice in

diorite che forma la nona corsa del

monumento, decorata solitamente

a palme, non presenta una deco-

razione continua, il fregio su alcuni

blocchi è assente. La facciata ovest

è stata particolarmente modifi-

cata. Thutmosi III ha sicuramente

aggiunto le ultime due file in quar-

zite, con la nona di altezza doppia

rispetto all’ottava. Anche in questo

punto la struttura è coronata da

un toro e da una cornice; la sopre-

levazione della facciata ha permes-

so la rappresentazione delle scene

di incoronazione del sovrano, sor-

montate da una banda di dedica,

probabilmente per bilanciare quel-

le di

Maat-ka-Ra

negli altri lati.

Nel suolo della porta ovest è stata

ritrovata una lastra scavata da

una cavità di ralla e dalla guida di

posa di un’anta; tuttavia il toro

sgrossato, ben visibile sul giunto

laterale sud, conferma che il bloc-

co apparteneva all’ottavo registro,

poiché quest’elemento architetto-

nico è scolpito in modo identico.

Quest’osservazione conferma che

il progetto originario comportava

facciate di altezza uguale rispetto ai

lati lunghi, con la cornice a gola allo

stesso livello sui quattro lati. Per

quanto riguarda le porte esterne

1

non è possibile ricondurre la loro

costruzione e messa in posa ad

un sovrano piuttosto che all’altro.

Da alcuni dati ricavati dallo studio

dei giunti laterali e del letto di posa

1 Per una descrizione dettagliata delle tre porte della Cappella Rossa cfr.

LACAU, CHEVRIER 1977, § 702-710 e BURGOS, LARCHÉ 2008, pp. 59-61.

due nella fila sette, i blocchi 74 e

308, e due nella fila quattro, i nu-

meri 247 e 205. Considerando che

la Cappella di Hatshepsut è un

esempio di prefabbricazione, con

i blocchi tagliati e decorati prima

della messa in posa, queste ano-

malie e mancanze portano a cre-

dere con certezza che fino alle

prime sette file il progetto sia stato

portato avanti dalla sovrana, ma

che con la sua morte il cantiere sia

passato nelle mani di Thutmosi III.

Abbiamo fin qui visto le modifiche

alle pareti e ai blocchi del santua-

rio; le modifiche apportate dal fa-

raone, però, non si limitarono a ciò.

LA SECONDA FASE

Nella seconda

fase dei lavori ci fu l’aggiunta di due

pilastri araldici

3

, le cui fondamen-

ta sono composte da tre lastre in

arenaria. La più superficiale di esse

(e la più piccola) costituisce il ba-

samento su cui sono incastrati gli

zoccoli dei due pilastri. Essi erano

sormontati da tre lunghi architra-

vi, disposti a U, e le cui estremità

orientali dovevano riposare sopra

la cornice della facciata ovest della

Cappella Rossa. L’insieme suppor-

tava la copertura di una sorta di

baldacchino che copriva l’ingresso

alla rampa d’accesso dell’edificio

sacro.

3Inmerito all’aggiunta dei pilastri araldici e alla loro struttura cfr. op. cit.,

pp. 108-109.

foto 2 / La cornice a cavetto

dei blocchi della settima fila è stato

dedotto dal Centre Franco

Égyptien

d’Études des Temples de Karnak

che

gli stipiti delle porte erano stati

già messi al loro posto, ma non vi

è certezza per datare definitiva-

mente la costruzione delle porte e

attribuirle a Thutmosi III o ad Hat-

shepsut. Il fatto che la decorazione

dell’architrave delle tre aperture

2

sia al solo nome del sovrano non

è una prova esaustiva, in quanto

sembra che la regina non abbia

fatto decorare porte a suo nome

all’interno del tempio di Karnak.

Ciò nonostante i soli argomenti in

favore della messa in posa durante

la coreggenza sono labili in quanto

fondati su domande ancora senza

risposta. Come, ad esempio, se

fosse possibile nel Nuovo Regno

far scivolare una pietra di dimen-

sioni così elevate tra blocchi più

piccoli, senza smuoverli, in assenza

di calce. Anche la porta tra vesti-

bolo e santuario permette di con-

fermare che la Cappella Rossa non

era finita quando Hatshepsut morì.

La decorazione dei due stipiti reca

unicamente il cartiglio del sovra-

no mentre nei sette primi registri

la regina è sempre rappresentata

da sola. Vi sono altre due eccezioni,

all’interno del vestibolo e si tratta

di quattro scene in cui è raffigurato

Thutmosi III: sono rispettivamente

2 Cfr. LACAU, CHEVRIER 1977, § 702-710 e BURGOS, LARCHÉ 2008, pp.

59-61.