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Mario non ha avuto figli ma in un
altro senso ne ha avuti molti e io mi
sento uno di questi, perché le per-
sone a cui si affezionava e con cui
condivideva questa grande passione
diventavano davvero parte della sua
vita. Mario aveva fortemente lottato
per seguire il suo grande amore che
era l’Egitto; suo padre infatti aveva
altri progetti per lui, lo avrebbe vo-
luto ingegnere e aveva pensato per
questo figlio unico una esistenza
agiata e dorata, ma il testardo Ma-
rio aveva questa grande passione,
coltivata se non in segreto, quasi.
Proprio in quel periodo il padre di
Mario morì e da allora iniziò per me
questo sodalizio che ci ha portato
ad avere una amicizia solida e frut-
tuosa. Mario Tosi fu sempre legato
al Museo Egizio di Torino del quale
fu un valido sostenitore, con una
speciale attenzione per le antichità
di Deir el-Medina, il villaggio degli
operai che allestirono le tombe dei
faraoni nella Valle dei Re. Fu proprio
questo legame che lo portò ad esse-
re uno degli artefici della fondazione
dell’A.C.M.E. (Amici e Collaboratori
del Museo Egizio n.d.r.) nel 1974. Con
lui ho fatto viaggi in Egitto, visite
guidate, pubblicazioni scientifiche.
Memorabile il giro della Gran Bre-
tagna, fino in Scozia e passando, al
ritorno, per l’Olanda e Parigi: Mario
con la sua alta statura riuscì a com-
primersi nella mia vecchia FIAT “Cin-
quecento” per 6000 km! Mario come
sapete non aveva un carattere facile
ma dietro la sua apparente rudezza
nascondeva tanta passione e tan-
ta competenza e anche questo suo
modo diretto era visto damolti di noi
con grande simpatia; avevamo una
capacità di vivere le nostre passioni
con un divertimento che purtroppo
non è più tale in Italia e nemmeno in
Egitto. Certamente con Mario se ne
va un pezzo di storia di Torino e del
Piemonte, forse non quella di prima
fila ma quella di un’ombra che ha
occupato uno spazio molto largo e
credo che molti, se ne sentivano già
la mancanza da tempo, adesso la
sentiranno ancora di più perché non
ci sarà nessuno che lo possa sosti-
tuire”.
Al termine della funzione ho
avuto il piacere di conversare con il
professor Roccati. Caro professore,
Mario Tosi e Sandro Trucco
mi sono commosso sino alle lacrime sentendola parlare di Mario in que-
sto modo così vero e sentito , mi lasci ancora un suo ricordo…
“
Mario sapeva tutto in vari settori! Era un piacere visitare con lui un sito, una
tomba, un museo perché aveva un’attenzione per particolari che sfuggivano
allo specialista. Annotava tutto nei suoi quaderni, con la sua abile mano
di disegnatore, i quaderni marroni che sarebbero da conservare. Tutto era
annotato con dovizia di particolari, in modo ordinato e preciso. Il suo in-
contro a Parigi con Bernard Bruyère (il direttore della missione archeologica
francese a Deir el-Medina per vari decenni) in tarda età lo aveva segnato,
richiamandolo in un campo di ricerca, che era già stato un glorioso cantiere
italiano. Ci sarebbero tante cose da raccontare sul caro Mario, sicuramente
più di quante ne conosca io
”
Grazie Mario, il tuo umile Ushabty
Sandro
Trucco
Cuneese, insegnante e farmacista, si occu-
pa di antico Egitto sin da ragazzo. Ha ef-
fettuato numerosi viaggi nella terra dei fa-
raoni e da alcuni anni organizza per il sito
Egittologia.net settimane di studio a Luxor,
Cairo e nel medio Egitto. Ha collaborato
con Mario Tosi nella preparazione di alcuni
testi e conferenze. Dal 2008 collabora con
il prof Francesco Tiradritti ...
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