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soltanto desc rivendo i cos tumi locali, ma

anche cercando di comprenderne l’origine: in -

fatti o sserva ch e gl i arabi nei v illaggi erano

convinti che non fossero le medicine a curarli

dai mors i di scorpione, ma il fatto che fosse

Sarah st essa a sommi nistrarle. Questo viene

attribuito da lei al fatto che in queste comunità

rurali di solito esiste una sola persona istruita

in mat eria medica e c he es sa tende a tratte -

nere per sé tale conoscenza; quindi, per questo

motivo, è Sarah a poterli curare: se viene data

loro la medicina, osserva Mrs B., torneranno lo

stesso a farsela somministrare da lei. Se consi-

deriamo l a s carsità di i nterpreti e che Sarah

conosceva solo l'i nglese e i ru dimenti di f ran-

cese ed italiano, i l tutto dimostra l’acume di

questa donna f ormidabi le. T rovo poi molto

simpatico il suo commento su come preferisse

le donne nubiane a quelle arabe, secondo lei

'più umili, meno rancorose e non vendicative'.

Forse questa vi sione era stata anch e inf luen-

zata dal fatto ch e l a sua vi cina a raba aves se

cercato di a vvelenarl a a causa di un’incom -

prensione tra la donna e Sarah. A giudic are

dalle sue memorie questi giudizi non erano do-

vuti a p regiudiz i e incontri frettolosi, ma a

un’osservazione a mente aperta e frutto di ri -

petuti incontri: pri ma c on l e donne nubiane ,

mogli dell’Aga di Assuan, poi donne arabe (sia

cristiane che musulmane) di vari villaggi, ed in-

fine un gruppo di principesse turche al ritorno

da un pellegrinaggio alla Mecca.

Senza dubbio questi viaggi ebbero un grande

impatto su Sarah, che perfino a Londra o gni

tanto si vestiva con un caftano blu e fumava la

pipa o rientale, almen o così r icorda l a su a vi -

cina a Downing Street. Sarah Belzoni e ra una

donna molto in dipendente e intr aprendente,

per nul la una donnetta f ragile; quando seppe

che al marito non venne dato credito per aver

liberato l' accesso a l te mpio d i A bu Sim bel

scrive ‘se fossi stata lì a vrei aiut ato a rimuo -

vere la sabbia (…) per quanto le mie f orze mi

avrebbero permesso in tale occasione, e avrei

reclamato il mio merito tanto quanto gli altri' .

Chiaramente Sa rah non a veva paura di sp or-

carsi le mani né di avventurarsi in luoghi s co-

nosciuti ed impervi.

Annoiata dal la l ontananza del mar ito e stufa

di dover vivere in una tomba (utilizzata da Bel-

zoni come base per i s uoi scavi), nel 1 818 de -

cide di partire, da sola, per la Terrasanta (uno

dei motivi principali per cui aveva accettato di

andare in Egitto). Durante il suo soggiorno in

egittologia

Fig. 3

- Il trasporto del busto colossale di Ramesse II, all’epoca

noto come ‘Younger Memnon’