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egittologia
Sarah Belzoni mo lto probabilmente nasce in-
torno a l 1783, forse a Bristol, anche se altre
fonti p unterebbero ve rso u na na scita in I r-
landa, nonostante p iù volte lei r iferisca a se
stessa come ‘inglese’. Pochissime sono le fonti
che abbiamo su di lei: Sarah è menzionata po-
chiss ime v olte nel racconto delle avventure
scritto dal marito ‘Viaggi in Egitto e Nubia se-
guiti da un altro viaggio lungo la costa del Mar
Rosso e all'Oasi di Giove Ammone’ pubblicato
prima in inglese a Londra nel 1820 e poi cinque
anni dopo in Italia. La fonte principale delle co-
noscenze su Sarah Belzoni (di cui purtroppo
non sappiamo per certo nemmeno il nome da
nubile) è un capitolo di 42 pagine di appendice
al ‘Viaggi in Egitto e Nubia’ intitolato 'Insigni-
ficante resoconto della signora Be lzoni sulle
Donne d'Egitto, Nubia, e Siria'. E’ proprio gra-
zie a q uesto racconto divertente e spiritoso
che possiamo seguire Mrs. B. nelle sue avven-
ture do po l’a rrivo della c oppia in Egitto nel
1815. Dubito che quando Sarah si innamorò di
Belzoni, vedendolo a Londra fare il suo numero
in un circo, potesse immaginare dove l'avrebbe
portata quell'uomo.
Belzoni si esibiva in un circo itinerante con una
struttura di ferro con cui riusciva a sostenere
12 persone e camminare su e giù per il palco.
Giovanni aveva però studiato idraulica a Roma
e aveva a ltre a spirazioni, che a qu anto pa re
erano inc oraggiate d a S arah, d escritta da
Charles Dickens come 'una donna delicata e di
bell'aspetto'.
Belzoni dunque porta Sarah e il loro servitore
James in Egitto per fare fortuna come inge-
gnere idraulico al servizio del governatore del-
l'Egitto Muhammad Al i Pasha. A causa di una
forte opposizione locale il suo progetto di una
ruota idraulica fallisce, ma ben presto, grazie
all'incontro c on l’esploratore svizzero Buc-
khardt che lo introduce al console inglese
Henry Salt, si interessa al recupero dei reperti
egizi. I n pa rticolare Belzoni v iene i ngaggiato
come agente di Salt nella corsa alle antichità
che e sisteva t ra il console in glese e quello
francese, il piemontese Bernardino Drovetti (il
cui agente era lo scultore Rifaud, responsabile
del recupero di molte delle statue oggi nel
Museo Egizio di Torino).
Mandato a recuperare il busto colossale di Ra-
messe II a Luxor (impresa in cui Drovetti aveva
fallito e che invece rese famoso il suo rivale),
Belzoni v iaggia v erso su d; me ntre aspetta la
piena del Nilo per riportare il colosso al Cairo,
decide di vi sitare con Sarah i t empli l ungo le
sponde del Nilo fino ad arrivare in Nubia. Du-
rante le numerose escursioni del marito, Sarah
viene lasciata a casa di sconosciuti che dove-
vano occuparsi di lei; ma viste le disavventure
che la povera moglie passò avrebbe fatto me-
glio a seguire il marito!
Sarah mette a frutto il tempo passato lontano
dal m arito e o sserva co n at tenzione t utto
quello che la circonda: nel suo racconto dimo-
stra una grande intelligenza nel comprendere
i costumi locali e le donne del posto. Sarah di-
mostra un chiaro interesse antropologico, non
Fig. 2
- Ritratto di Giovanni Belzoni in abiti orientali