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T e a m

S p e r i -

m e n -

t a l e

E s p l o -

razione

Sotterra-

nei. Fonda-

ta dal ricer-

catore ve r cel -

lese Luigi Bavagnoli

(Foto 1), tutt’ora suo attivissimo presidente,

l’associazione persegue come scopo prin-

cipe proprio lo studio e la tutela delle ca-

vità artificiali, affinché se ne promuova la

ricerca, si riconosca l’importante valore

storico-culturale dei suddetti manufatti e si

proceda alla loro conseguente conserva-

zione. Perché un’associazione “speleo-ar-

cheologica”: l’archeologia del sottosuolo è

nota anche come “Speleologia in Cavità Ar-

tificiali”, così come venne a definirsi nel

corso del I° Congresso Nazionale di Archeo-

logia del Sottosuolo tenutosi a Bolsena nel

dicembre del 2005, ad opera della Federa-

zione Nazionale Cavità Artificiali

1

. Una nuova

disciplina, dunque, che si configura come il

risultato dell’interazione tra archeologia e

speleologia e dei tanti punti in comune che i

due settori della ricerca presentano. Una

multi disciplina, per essere davvero precisi,

all’interno della quale si ritrovano numerosi

elementi di tanti altri rami della conoscenza

scientifica quali, a titolo d’esempio, l’archi-

tettura, la geologia o l’antropologia, ed in

grado di ricavare, dai luoghi esplorati, una

mole talmente ampia d’informazioni da per-

metterci di ampliare ed integrare, fino alla

sua auspicata completezza, il quadro ar-

cheologico, storico ed anche artistico di un

qualsiasi contesto di riferimento. E’ indispen-

sabile, però, tenere bene a mente che il re-

quisito fondamentale perché si possa par-

lare di cavità artificiali è l’intervento del-

l’uomo nella trasformazione del sottosuolo

o nella creazione ex novo di un’ampia

gamma di ambienti ipogei: cripte, cunicoli,

gallerie, cave, miniere, pozzi, ricoveri anti-

bombardamento… solo per citarne alcuni.

Nello specifico, le ricerche del Teses pren-

dono molto spesso le mosse da un elemento

che affascina largamente coloro che vi si av-

vicinano: le leggende. Chi non ha mai sentito

un racconto sull’esistenza di collega-

menti sotterranei tra un castello e l’altro, di

cunicoli volti a garantire la fuga della popo-

lazione in caso di assedio durante un con-

flitto o, ancora, di occulti passaggi segreti

che si aprirebbero sul fondo di profondis-

simi pozzi? Alcuni semplici esempi per defi-

nire come non è affatto insolito che quelle

che vengono spesso considerate distorsioni

della realtà, o semplici parti della fantasia,

possano invece corrispondere al vero. Re-

altà e testimonianze che vanno sempre at-

tentamente verificate sul campo con una

ben precisa metodologia, ma che danno lo

spunto per iniziare uno studio e cercare di

fare chiarezza su elementi rimasti per anni,

spesso secoli, custoditi soltanto dalla fragi-

lità della memoria popolare.

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a r c h e o l o g i a d e l s o t t o s u o l o

Foto 1 - Luigi Bavagnoli

si prepara alla discesa

(C) Valentina Giammarinaro

Esplorazione di una galleria

allagata durante le riprese con

Mistero - (C) Luigi Bavagnoli

Pozzo in fase di esplorazione - (C) Margherita Guccione

1. Di cui lo stesso L. Bavagnoli fu co-fondatore e consigliere

per quattro anni, nonché relatore.