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a r c h e o l o g i a d e l s o t t o s u o l o
L’archeologia ufficiale ed accademica ci ha
abituati a sentir parlare di grandi scoperte,
di civiltà del passato, di scavi e di tesori… Un
mondo affascinante e quasi parallelo, per
certi versi, che porta a fantasticare su realtà
esotiche ed ignote. Possiamo dunque dire
che un buon numero di persone, benché non
specialistico e con qualche approssima-
zione, è in grado d’individuare con facilità il
contesto di riferimento in cui gli archeologi
si ritrovano ad operare.
Più difficoltoso può essere, invece, trovare
qualcuno che abbia le idee chiare in merito
ad una disciplina piuttosto recente, nota
come “Archeologia del Sottosuolo”. Sgom-
briamo il campo da qualsiasi dubbio: il sotto-
suolo non è una realtà astratta ed indefinita,
tantomeno priva d’interesse. Proprio perché
generalmente poco indagato, relegato ai
margini degli studi e delle ricerche dall’ar-
cheologia ufficiale, spesso infelicemente ab-
bandonato al degrado ed al conseguente
oblio, esso custodisce ambienti, realizzati
dall’uomo e classificati come “Cavità Artifi-
ciali”, che rappresentano un vero e proprio
patrimonio di conoscenze dal valore inesti-
mabile, ancora troppo spesso ignorato. Co-
noscenze insostituibili, introvabili negli
ambienti di superficie e che, se non indagate
con metodo e rigore, rischiano di essere in-
ghiottite dall’incedere del tempo senza che
ne rimanga traccia alcuna.
Ecco perché, nel 1996, nasce l’associazione
speleo-archeologica Te.S.E.S., acronimo di
Unpatrimoniosconosciuto:
il sottosuolo
ed i suoi segreti.
di Margherita Guccione
Discesa in una fossa comune - (C) Valentina Giammarinaro