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l'interno della cornice dove tuttora è

conservato.

La storia del papiro proseguì, sonnac-

chiosa e ritirata, nella casa di Phillips,

finché suo figlio, divenuto ormai an-

ziano, decise di venderlo all'asta nel

1992 assieme alla statuetta. Ambedue i

reperti attraversarono dunque l'oceano

Atlantico per giungere negli Stati Uniti:

per anni rimasero esposti nella casa del

ricco professore che li aveva acquistati,

Benson Harer jr, oppure, saltuaria-

mente, al Robert V. Fullerton Art Mu-

seum di San Bernardino, in California. Il

dottor Harer decise alcuni anni dopo,

di vendere parte della sua collezione

privata e il 9 dicembre del 2005, a New

York, il manoscritto e la sua statuetta

furono battuti all’asta da Christie’s e

acquistati dal cav. Alberto Bolaffi, pro-

prietario della storica azienda e casa

d'aste torinese Bolaffi spa. Attualmente

sono custoditi in un "luogo nascosto" a

Torino, l'Archivio Storico Bolaffi, tra le

gemme della filografia.

Il documento, perfettamente conser-

vato e risalente all'inizio della XXII di-

nastia (950-900 a.C. ca), è una

composizione funeraria contenente

passi rielaborati del Libro dell’Amduat

e uno ispirato al Libro dei Morti

(estratto del Cap. CXLIX). Il contenuto è

anomalo e pertanto di grande interesse,

perché, nonostante che le immagini

siano pertinenti alle scene del Libro

dell'Amduat, non c'è nessuna formula

che corrisponda a quelle ortodosse;

inoltre, alcune anomalie sono riscontra-

bili anche nella formula del Libro dei

Morti, sebbene il testo sia molto più

coerente con quello canonico.

Il piccolo volume è stato ideato in modo

tale da poter essere fruibile non solo

dagli specialisti in egittologia, ma

anche da non esperti del settore. La

prima parte, infatti, dopo una breve

prefazione del prof. Alessandro Roccati,

consta di un'introduzione sulla conce-

zione egizia dell'oltretomba e due capi-

toli su cosa sia un "Libro dell'Amduat" e

sulla storia recente degli studi intorno

a tale composizione funeraria; la se-

conda parte invece è dedicata nel det-

taglio al papiro con un'analisi integrale

sulla tipologia, sulle illustrazioni e sui

testi, questi ultimi corredati di trascri-

zione, traduzione e commento filolo-

gico; al termine, il lessico e la

bibliografia aggiornata.

Dopo più di un secolo dalla scoperta, il

papiro è dunque ritornato alla luce per

inserire un nuovo tassello nella com-

prensione dei testi funerari egiziani.

Federico Bottigliengo

l o s c a f f a l e

FEDERICO BOTTIGLIENGO,

egittologo torinese, si è laureato a Torino in Let-

tere Classiche, conseguendo il dottorato

di ricerca in Egittologia all’Università «La Sa-

pienza» di Roma.

Da oltre dieci anni collabora con il Museo Egizio ed

è autore di articoli specialistici e relatore di nume-

rose conferenze nel settore. È consulente del-

l’azienda e casa d’aste

torinese Bolaffi.