Table of Contents Table of Contents
Previous Page  51 / 70 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 51 / 70 Next Page
Page Background

egizio, che stabilirono nel Delta la sede del proprio go-

verno. Lo scontro con i signori tebani fu inevitabile e co-

minciò ad assumere l’aspetto di una vera e propria

guerra con Seqenra II. Alla morte di questo coraggioso

principe, avvenuta in battaglia, salì al potere Kamose

che continuò l’opera di riunificazione dell’Egitto, portata

a termine da fratello Ahmose.

Nasce così il Nuovo Regno (1570 a.C-1085 a.C. circa),

durante il quale Tebe raggiunse il massimo splendore,

tornando ad essere la capitale effettiva del Paese. Il

Nuovo Regno è il periodo dei Thutmosidi, dei Rames-

sidi e della breve parentesi dell’eresia amarniana, du-

rante il quale prosperò per cinque secoli la comunità

operaia di Deir el-Medina.

Nell’antico Egitto solo templi e tombe erano costruiti in

materiale durevole. Per l’edificazione di case private e

palazzi reali si utilizzava il mattone crudo, un materiale

rapidamente deperibile che ha fatto si che siano po-

chissimi i resti urbani giunti sino a noi. Se di Deir el-

Medina in seguito verrà trattata ogni sfaccettatura,

occorre citare altri tre villaggi conosciuti allo stato at-

tuale delle scoperte, tutti legati alla costruzione delle ne-

cropoli reali e alla comunità operaia che le ha realizzate.

Il primo è quello abitato dagli operai costruttori delle Pi-

ramidi della piana di Giza, del quale conosciamo la pla-

nimetria e poco altro. Il secondo sorse nel Medio Regno,

ai tempi del faraone Sesostri II, scoperto dal grandissimo

egittologo Petrie, il cui nome antico nome era “Sesostri

è soddisfatto”

6

. A livello urbanistico e come struttura

sociale ricorda molto da vicino il Villaggio di Deir el-Me-

dina. Una straordinaria scoperta avvenuta in questo sito

riporta, scritta in ieratico sul “Diario ufficiale del villag-

gio”, la notizia di un’astensione volontaria dal lavoro

degli operai in segno di protesta. Il papiro purtroppo è

molto frammentario e non ne sono chiarissimi i detta-

gli. Ritroveremo questa situazione, descritta con dovi-

zia di particolari, in un papiro scoperto a Deir el-Medina

ed esposto attualmente nella sala V del Museo Egizio

di Torino, conosciuto come il “Papiro dello Sciopero”.

Il terzo, contemporaneo a quello trattato in questo stu-

dio, sorse per volere del faraone Akhenaton. Anch’esso

presenta una planimetria praticamente identica a

quello tebano, ma purtroppo scarsi sono i dati che ha

fornito agli studiosi, essendo stato utilizzato per un

brevissimo periodo, corrispondente all’inizio e alla fine

della cosiddetta “eresia amarniana”.

L’area archeologica tebana

Deir el-Medina sorge in un’area straordinariamente impor-

tante a livello archeologico. Se del villaggio tratteremo det-

tagliatamente nel corso di questo studio, è doveroso

dapprima descrivere brevemente l’intera zona, ponendo in

evidenza i principali monumenti e relativi resti archeologici.

Accantoal Villaggio, apocadistanzadalmurodi cinta, sorse

una necropoli dedicata interamente agli operai artefici degli

ipogei reali: si tratta di piccole tombe scavate nella roccia e

sormontate per lo più da un pyramidion, con pareti interne

impreziosite damirabili pitture.

6 Di questo villaggio tratteremo ampiamente in uno dei

prossimi numeri.

s p e c i a l e d e i r e l - m e d i n a

In primo piano il Villaggio. Poco sopra è visibile parte della necropoli degli operai. In alto la casa dove alloggiava la missione

italiana nei primi anni del secolo scorso.