

di Paolo Bondielli
Mi è impossibile far partire questo progetto senza rivolgere un saluto a Gil, perché la sua
assenza mi ingombra i pensieri.
Ed è strano non ricevere le sue mail, che in occasione di eventi nuovi diventavano decine
e decine, piene di consigli e perplessità, vignette satiriche e proposte fatte tra il serio e il
faceto.
Gil non era uno studioso di storia antica e di Egitto ne sapeva “poco più di un rapa”, come
mi disse durante uno dei nostri pranzi milanesi. Ma aveva un grande dono: la curiosità!
Una curiosità che non era una semplice voglia di sapere, ma piuttosto una voglia di capire
che non si esauriva con l’acquisizione di nozioni, e il suo passato da pubblicitario ad altis-
simi livelli, vissuto in gran parte quando
la pubblicità italiana stava ancora cer-
cando la sua strada, lo si percepiva pro-
prio in questo suo modo di porsi di
fronte alle cose.
La sua era una sorta di esuberanza cultu-
rale, che talvolta lo portava talmente e te-
stardamente fuoristrada da sfiorare il
litigio con il suo interlocutore – che non
di rado ero io – al quale poi, una volta
messo di fronte all’evidenza, rispondeva
sempre con: “ubi major minor cessat!”.
Ma più spesso le sue intuizioni hanno
portato a lunghe e interessanti discus-
sioni sui vari forum di
Egittologia.net,consentendo di toccare aspetti dell’An-
tico Egitto meno noti, ma proprio per questo sempre originali e intriganti.
Ed è grazie anche a questa sua esuberanza che il sito
www.egittologia.netè nato, si è evoluto
ed è rimasto attivo anche nei momenti più critici, quando la sua presenza costante ha fatto
per davvero la differenza.
Adesso lo vorrei qua, accanto a me. Vorrei litigare con lui per la scelta di una foto, per una
frase o un punto e virgola! Perché è da queste discussioni che ho imparato e avrei da impa-
rare ancora molte cose, di quelle che non si trovano sui libri, ma che fanno parte di un vis-
suto straordinario.
Carissimo amico mio…per quello che ho ricevuto da te, che è davvero molto rispetto a
quello che io ti ho dato in cambio, consentimi di chinare il capo e di dirti: “ubi major minor
cessat!”.
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gilberto sozzani
IN RICORDO DI UN CARO AMICO