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squadra, pur non vivendo nel villaggio operaio e percependo il salario da

altra amministrazione, i servi. Nei documenti la grafia utilizzata per indi-

carli è

, smdt:

sebbene siano attestati anche in epoche precedenti

come nella stele 43 di Naga ed-Der nella quale si menziona un sovrinten-

dente dei servi

(imy-r smdt)

, le prime notizie della loro presenza nella

squadra si hanno solo durante il regno di Merenptah

19

quando in una li-

sta compaiono

“uomini della squadra e servi, 10 persone”

. La distinzione

tra servi e uomini della squadra comporta però qualche problema: in

molteplici casi infatti sono sinonimi. Dallo studio però di questa lista, e di

altre similari, sembra plausibile si tratti di due categorie distinte. A suffra-

gare questa tesi ci viene in soccorso il

papiro Abbott

numero cinque nel

quale sono elencati alcuni partecipanti ad una dimostrazione nella parte

orientale di Tebe: in questo papiro “uomo della squadra” e “servo” sono

indicati distintamente, insieme ad altre cariche come Medjai, capi Medjai,

capi della squadra. A livello filologico, in un suo studio, il Griffith ha pro-

posto una differente lettura di

smdt

,

leggendolo:

si-m-Drt

: si tratta però

di un’ipotesi difficilmente condivisibile in questo caso. Il termine mano

(Drt)

infatti non si trova mai scritto ma quasi sempre . Verso la secon-

da metà della ventesima dinastia, nei documenti della tomba, al posto

del determinativo talvolta viene anche utilizzato , come ad esempio

nel papiro Torino Cat. 1900 e nell’altro papiro Torino Cat. 2018, databile

quest’ultimo all’anno otto e nove del regno di Ramesse XI. Un membro

di questa categoria era anche indicato come

, uomo dei

smdt

20

;

mentre se si tratta di più di un membro la grafia diventa:

, le

persone dei

smdt

21

. I servi della Tomba non lavoravano direttamente nel-

la tomba e, come già detto, non vivevano all’interno del villaggio. Nel pa-

piro di Torino 109 li troviamo infatti indicati come

,

“servi

(che vengono da) fuori”

. Erano comunque aggregati alla squadra con

mansioni di vario tipo: portatori d’acqua, giardinieri, pescatori, tagliale-

gna, lavandai, vasai, pasticceri. Come le serve, anch’essi erano parte della

retribuzione corrisposta agli operai. Pur non facendo parte della squa-

dra vera e propria anch’essi erano suddivisi in parte destra e parte sini-

stra, agli ordini diretti dei due scribi della tomba e da questi direttamente

pagati con razioni di grano. A far parte dei servi, in talune occasioni, era-

no anche gli uomini della squadra: ciò avveniva quando il numero degli

operai della squadra era considerato eccessivo. Un esempio si può leg-

gere nell’ostrakon Berlino 12654

22

quando il Visir diede l’ordine di ridurre

a 60 i componenti della squadra, relegando a servi gli uomini in surplus:

una sorta di cassa integrazione ante-litteram! Parecchi sono i nomi cono-

sciuti dei servi e, in molti casi, ci è giunta addirittura la qualifica. Nel cele-

berrimo papiro dello sciopero, esposto nello splendido Museo di Torino,

leggiamo un elenco di servi, riferito al 29° anno di regno di Ramesse III,

terzo mese della stagione dell’inondazione, giorno due. Questi servi

sono agli ordini degli scribi Hori e Amennakhte.

Leggiamo dal papiro:

Capo dei portatori d’acqua: Pentwere.

Portatori d’acqua: Kel, Usihenakhte, Penne, Khaemtore e Peadjodj.

Capo dei portatori di vegetali: giardiniere Pekhoir, suo assistente Peils.

Giardiniere Pesmannakhte e suo assistente Amenemhab.

Giardiniere Pehripidje e suo assistente Rome.

Capo dei pescatori: Sety.

19 O. Cairo 581: scritto dallo scriba Kenhikhopshef, sul recto reca la data dell’anno 2.

20 P. Abbott.

21 O. Cairo 243.

22 Lo studio di questi brevi dispacci è molto interessante a livello filologico: nella maggior parte dei casi, ad esempio, assistiamo ad una confusione

del pronome suffisso.