

86
di scavi di routine lungo il ramo del Nilo Belozi, ormai
inesistente, per scoprire l'Horus (Strada Militare An-
tica) attraverso la quale il Re Ahmose espulse gli Hyk-
sos. Abdel Maqsoud ha sottolineato come l' MSAabbia
applicato un nuovo sistema di formazione per giovani
archeologi alla quale hanno aderito circa 200 giovani
studiosi.
Fonte:
www.english.ahram.org.eg27/04/2013
4)
IL PORTO PIÙ ANTICO D'EGITTO
Gli archeologi hanno rinvenuto quello che ritengono
essere il più antico porto mai trovato in Egitto, sulla
costa del Mar Rosso, insieme alla più antica colle-
zione di papiri del paese. Il porto risale a 4.500 anni
fa, ai tempi del faraone della IV dinastia Cheope,
morto intorno al 2.566 a.C. “Le prove scoperte nel
sito mostrano che è antecedente di oltre 1.000 anni
rispetto ad ogni altra struttura portuale conosciuta al
mondo”, dice Pierre Tallet, egittologo alla Sorbona e
direttore della missione archeologica. Il porto venne
costruito sulle rive del Mar Rosso, nell'area del Wadi
al-Jarf, 180 km a sud di Suez. La scoperta è stata ef-
fettuata da una squadra franco-egiziana. Il sito era
già stato esplorato nel 1823 dall'egittologo britannico
Sir John Garner Wilkinson, che aveva individuato un
sistema di gallerie scavate nella roccia a qualche km
dalla costa. Le credette delle catacombe. “Il luogo fu
poi descritto dai piloti francesi al lavoro nel golfo di
Suez negli anni '50, ma nessuno realizzò che conser-
vava i resti di un antico porto faraonico”, spiega Tal-
let. Usate comemagazzini per navi smantellate, dopo
le spedizioni di rame e pietre dal Sinai verso la valle
del Nilo, le gallerie erano caratterizzate da un elabo-
rato sistema di chiusura che faceva uso di grandi e
pesanti blocchi di calcare con inciso il nome di
Cheope (2.650 a.C. circa). Il team ha anche portato
alla luce centinaia di frammenti di papiri, dieci dei
quali erano ben preservati. “Sono i più antichi papiri
mai scoperti”, dice Tallet. Molti di questi descrivono
come l'amministrazione centrale, sotto il regno di
Cheope, mandasse cibo - soprattutto pane e birra - ai
lavoratori impegnati nelle spedizioni marittime. Un
papiro in particolare è molto più intrigante: è il diario
di Merrer, un funzionario coinvolto nella costruzione
della Grande Piramide. “Principalmente riportava i
suoi numerosi viaggi alla cava di calcare di Turah per
prendere i blocchi per la costruzione della piramide”,
racconta Tallet. “Anche se non impareremo nulla di
nuovo riguardo la costruzione del monumento di
Cheope, questo diario fornisce per la prima volta una
panoramica su questa materia”.
Fonte:
www.ilfattostorico.com2/05/2013
5)
SCOPERTO A HISN AL-BAB SCHELETRO DI
SOLDATO DEL VII SECOLO D.C.
Il Ministro delle Antichità Ahmed Eissa ha recente-
mente annunciato un’importante scoperta che po-
trebbe fornire importanti informazioni sulla storia
dell’Egitto tra il periodo Tardo-romano e l’Alto Me-
dioevo. Durante le operazioni di scavo dell’Österrei-
chisches Archäologisches Institut nella fortezza di
Hisn al-Bab, è stato portato alla luce lo scheletro di
un giovane (25-35 anni) posizionato in maniera
scomposta sotto le macerie di un crollo. Il sito, a sud
di Assuan, corrispondeva a una delle ultime rocca-
forti di confine per il controllo delle popolazioni nu-
biane e l’uomo doveva essere uno dei soldati
stanziato nella fortezza, probabilmente morto du-
rante una battaglia. Infatti, si è riscontrato che la
causa della morte fu un colpo di arma da taglio al-
l’altezza dell’inguine, ma gli archeologi austriaci non
hanno ancora i dati per stabilire con certezza quando
avvenne lo scontro. Sono state trovate delle monete
dell’imperatore Eraclio I (610-641), quindi si pensa
che la morte del soldato risalga a un periodo di poco
successivo all’invasione araba dell’Egitto.
Fonte:
www.associazionevolo.it15/05/2013
6)
IL MUSEO GRECO-ROMANO DI ALESSANDRIA
RIAPRIRÀ GRAZIE ALL'AIUTO DELL'ITALIA
Il Museo Greco-Romano di Alessandria riaprirà gra-
zie a 8 milioni di dollari stanziati per un progetto di
cooperazione culturale tra Italia ed Egitto. L’accordo
è stato firmato al Cairo tra il Ministro delle Anti-
chità, Mohamed Ibrahim, l’ambasciatore italiano in
Egitto, Maurizio Massari, e il responsabile delle re-
lazioni internazionali dell’Università della Tuscia (Vi-
terbo), Stefano Grego. Il Museo ha sempre avuto
uno strettissimo legame con il nostro Paese es-
sendo stato fondato nel 1892 da Giuseppe Botti e
l e n e w s