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di scavi di routine lungo il ramo del Nilo Belozi, ormai

inesistente, per scoprire l'Horus (Strada Militare An-

tica) attraverso la quale il Re Ahmose espulse gli Hyk-

sos. Abdel Maqsoud ha sottolineato come l' MSAabbia

applicato un nuovo sistema di formazione per giovani

archeologi alla quale hanno aderito circa 200 giovani

studiosi.

Fonte:

www.english.ahram.org.eg

27/04/2013

4)

IL PORTO PIÙ ANTICO D'EGITTO

Gli archeologi hanno rinvenuto quello che ritengono

essere il più antico porto mai trovato in Egitto, sulla

costa del Mar Rosso, insieme alla più antica colle-

zione di papiri del paese. Il porto risale a 4.500 anni

fa, ai tempi del faraone della IV dinastia Cheope,

morto intorno al 2.566 a.C. “Le prove scoperte nel

sito mostrano che è antecedente di oltre 1.000 anni

rispetto ad ogni altra struttura portuale conosciuta al

mondo”, dice Pierre Tallet, egittologo alla Sorbona e

direttore della missione archeologica. Il porto venne

costruito sulle rive del Mar Rosso, nell'area del Wadi

al-Jarf, 180 km a sud di Suez. La scoperta è stata ef-

fettuata da una squadra franco-egiziana. Il sito era

già stato esplorato nel 1823 dall'egittologo britannico

Sir John Garner Wilkinson, che aveva individuato un

sistema di gallerie scavate nella roccia a qualche km

dalla costa. Le credette delle catacombe. “Il luogo fu

poi descritto dai piloti francesi al lavoro nel golfo di

Suez negli anni '50, ma nessuno realizzò che conser-

vava i resti di un antico porto faraonico”, spiega Tal-

let. Usate comemagazzini per navi smantellate, dopo

le spedizioni di rame e pietre dal Sinai verso la valle

del Nilo, le gallerie erano caratterizzate da un elabo-

rato sistema di chiusura che faceva uso di grandi e

pesanti blocchi di calcare con inciso il nome di

Cheope (2.650 a.C. circa). Il team ha anche portato

alla luce centinaia di frammenti di papiri, dieci dei

quali erano ben preservati. “Sono i più antichi papiri

mai scoperti”, dice Tallet. Molti di questi descrivono

come l'amministrazione centrale, sotto il regno di

Cheope, mandasse cibo - soprattutto pane e birra - ai

lavoratori impegnati nelle spedizioni marittime. Un

papiro in particolare è molto più intrigante: è il diario

di Merrer, un funzionario coinvolto nella costruzione

della Grande Piramide. “Principalmente riportava i

suoi numerosi viaggi alla cava di calcare di Turah per

prendere i blocchi per la costruzione della piramide”,

racconta Tallet. “Anche se non impareremo nulla di

nuovo riguardo la costruzione del monumento di

Cheope, questo diario fornisce per la prima volta una

panoramica su questa materia”.

Fonte:

www.ilfattostorico.com

2/05/2013

5)

SCOPERTO A HISN AL-BAB SCHELETRO DI

SOLDATO DEL VII SECOLO D.C.

Il Ministro delle Antichità Ahmed Eissa ha recente-

mente annunciato un’importante scoperta che po-

trebbe fornire importanti informazioni sulla storia

dell’Egitto tra il periodo Tardo-romano e l’Alto Me-

dioevo. Durante le operazioni di scavo dell’Österrei-

chisches Archäologisches Institut nella fortezza di

Hisn al-Bab, è stato portato alla luce lo scheletro di

un giovane (25-35 anni) posizionato in maniera

scomposta sotto le macerie di un crollo. Il sito, a sud

di Assuan, corrispondeva a una delle ultime rocca-

forti di confine per il controllo delle popolazioni nu-

biane e l’uomo doveva essere uno dei soldati

stanziato nella fortezza, probabilmente morto du-

rante una battaglia. Infatti, si è riscontrato che la

causa della morte fu un colpo di arma da taglio al-

l’altezza dell’inguine, ma gli archeologi austriaci non

hanno ancora i dati per stabilire con certezza quando

avvenne lo scontro. Sono state trovate delle monete

dell’imperatore Eraclio I (610-641), quindi si pensa

che la morte del soldato risalga a un periodo di poco

successivo all’invasione araba dell’Egitto.

Fonte:

www.associazionevolo.it

15/05/2013

6)

IL MUSEO GRECO-ROMANO DI ALESSANDRIA

RIAPRIRÀ GRAZIE ALL'AIUTO DELL'ITALIA

Il Museo Greco-Romano di Alessandria riaprirà gra-

zie a 8 milioni di dollari stanziati per un progetto di

cooperazione culturale tra Italia ed Egitto. L’accordo

è stato firmato al Cairo tra il Ministro delle Anti-

chità, Mohamed Ibrahim, l’ambasciatore italiano in

Egitto, Maurizio Massari, e il responsabile delle re-

lazioni internazionali dell’Università della Tuscia (Vi-

terbo), Stefano Grego. Il Museo ha sempre avuto

uno strettissimo legame con il nostro Paese es-

sendo stato fondato nel 1892 da Giuseppe Botti e

l e n e w s