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Sudan. Gli scavi nella zona si erano finora concentrati

sull'indagine di alcune “koms” (termine arabo per indi-

care dei tumuli) di particolare interesse archeologico.

Le “koms” avevanoun'altezzadi circa2metri epresen-

tavano alla base numerosi frammenti di ceramica data-

bili adunperiodocompreso tra la faseMeroiticae i primi

anni dell'epoca cristiana. L'indagine del sottosuolo, me-

diante l'utilizzo di un radar, ha rilevato conformazioni

sotterranee rivelatesi successivamente come pareti

della struttura templare. Il particolare allineamento est-

ovest configura l'edificio come un tempio solare.

“I templi erano edificati per i reali – sostiene Lobban – in

base alle dimensioni si può presumere che questo tem-

pio sia stato edificato per ordine di un principe locale. I

templi piùmaestosi appartenevano al potere faraonico,

questo è piuttosto piccolo”. Il prinicipe locale e la popo-

lazioneavrebberodunqueutilizzato il tempiocomeuna

sorta di “chiesa locale”.

Il team internazionaleha iniziato loscavodella struttura

nel gennaio2009, suautorizzazionedellaCorporazione

Nazionale Sudanese delle Antichità e dei Musei. “Sulla

base delle segnalazioni del radar, sapevamo che non

avremmo trovato il tempio intatto – ha riferitoLobban –

granpartedellemuraoriginali eranostatesmontateper

motivi a noi sconosciuti”. Ad ogni modo, dalle porzioni

emerse, si possono delineare otto sale nelle quali sono

stati ritrovati frammenti di ceramiche dipinte, alcune

pentole e del carbone. Dai rinvenimenti si può dedurre

che lapartenord-est del tempioveniva impiegataper la

produzione di cibo destinata ai fedeli che si recavano

periodicamente all'adorazione della divinità. Accanto a

quellachedovevaessere lacucina sonostati inoltre tro-

vati frammenti ed ossa di animali macellati. Con il pro-

cedere degli scavi, l'equipe di Lobban ha ritrovato

scheletri di uomini adulti: i tumuli erano stati probabil-

mente usati come sepolture. “La maggior parte delle

mura templari erano state abbattute ed il tempio si era

interratodi almenoduemetri, così lepopolazioni succes-

sive, memori di quello cheun tempoera consideratoun

luogosacro, hannodecisodi tumularequi i lorodefunti”.

Sullabasedelladatazioneal carbonio 14, il teamha sco-

perto che i defunti risalgono ai primi anni del cristiane-

simo (IX o X secolo d.C), quando l'Impero Meroitico era

ormai giuntoalla fineed il cristianesimosi eragiàdiffuso

dal vicinoEgitto. “Sappiamoche i defunti eranocristiani

dall'orientamento della loro sepoltura, con la testa ri-

volta ad ovest inmodo che, dopo la resurrezione, si sa-

rebbero seduti guardando ad est”.

Dagli scavi sono inoltre emerse colonne templari con

iscrizioni geroglificheed immagini di divinitàcome il dio

del Nilo Hapy. Altre colonne sono scolpite secondo la

protezione combinata di Nekhbet (avvoltoio) e wedjat

(cobra) che, secondoLobban, riferirebbeall'unitàdel po-

tere faraonico sulla Valle del Nilo.

Tra le iscrizioni leggibili, inoltre, si sono trovati riferimenti

a "neb-Tawi,": "Signore del Due Terre", titolo riservato

esclusivamente alla regalità "Questo titolo sta a signifi-

care che i sovrani non si consideranodunque solo i redi

Meroe, ma ancora di tutto l'Egitto".

Fonte:

http://www2.ric.edu

2/04/2013

3)

SCOPERTA IN EGITTO UN'AREA INDUSTRIALE

GRECO-ROMANA

Una missione di scavo egiziana finanziata dal Mini-

stero di Stato per le Antichità (MSA) ha portato alla

luce un'area industriale completa che può essere da-

tata al periodo greco-romano. La scoperta è avvenuta

durante gli scavi di routine presso il sito archeologico

di Tell Abu-Seifi, situato ad est del Canale di Suez e il

sud di Qantara. L'area industriale comprende una

serie di manufatti in argilla e statue di bronzo, vasi,

pentole e padelle, nonché un insieme di edifici ad uso

amministrativo, gallerie di negozi e tutta una zona re-

sidenziale. Sono state anche rinvenute anfore impor-

tate dal sud-Italia. “Si tratta di una scoperta molto

importante che evidenzia un intenso rapporto econo-

mico e commerciale dell'Egitto con i paesi vicini del

MarMediterraneo" ha detto il ministro dell'MSAMoha-

med Ibrahim. Ha sottolineato, inoltre, come questo ri-

trovamento dia un'idea completa della vita quotidiana

delle maestranze egiziane. Da parte sua, Mohamed

Abdel Maqsoud, responsabile della missione di scavo,

ha evidenziato la scoperta di un'incisione romana in

grado di fornire informazioni dettagliate sull’impor-

tanza militare di Tell Abu-Seifi e le divisioni dell'eser-

cito in quest’area. Abu-Seifi, alla porta orientale

dell'Egitto, è stata uno dei più importanti siti militari

storici dell'Egitto sul Nilo, vi si trovavano trovano tre

fortezze militari edificate in età tolemaica e romana.

L'incisione appena scoperta evidenzia in che modo e

dove i soldati fossero divisi e distribuiti in luoghi diversi

all'interno dei castelli. Oltre ad una collezione di mo-

nete di bronzo risalenti alle ere del re Tolomeo II e IV

sono state anche rinvenute statue in terracotta del dio

della guerra Bes. La scoperta è avvenuta nell'ambito

l e n e w s