Table of Contents Table of Contents
Previous Page  84 / 90 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 84 / 90 Next Page
Page Background

84

1)

SCOPERTA IN EGITTO UNA DELLE MERI-

DIANE PIÙ ANTICHE

Un gruppo di archeologi dell'Università di Basilea ha

recentemente scoperto nella Valle dei Re una delle

meridiane più antiche d'Egitto, e quindi del mondo. Il

reperto, un pezzo piatto di calcare, è venuto alla luce

mentre gli studiosi stavano lavorando alla pulitura del-

l'ingresso di una tomba, situata vicino a un gruppo di

capanne di pietra in cui vivevano gli operai preposti

alla costruzione delle tombe stesse. Le capanne risal-

gono al XIII secolo a.C., i ricercatori ritengono pertanto

che anche la meridiana sia da datare allo stesso pe-

riodo; probabilmente veniva utilizzata dai lavoratori

per determinare il tempo mancante al termine della

giornata lavorativa.

Il reperto non è particolarmente decorato: la superfi-

cie piatta in calcare è marcata con un semicerchio

nero suddiviso in 12 segmenti che segnano quelle che

noi per comodità chiamiamo “ore” anche se al tempo

non avevano la durata fissa che hanno le ore ai nostri

giorni. Ogni sezione ha un'ampiezza di circa 15 gradi,

ma le linee che le delimitano sono tracciate abba-

stanza grossolanamente. Le linee si incontrano in un

foro in cui presumibilmente veniva inserita una bac-

chetta di legno o di metallo che doveva proiettare

l'ombra sulla pietra. Al centro di ogni segmento, in alto,

vennero aggiunti dei puntini per segnare la mezz'ora.

Le 12 sezioni dividono il periodo giornaliero di luce dal-

l'alba al tramonto. Ovviamente questo periodo è più

corto in inverno, quindi le ore invernali erano più brevi

di quelle estive; in Europa continuarono a essere uti-

lizzate ore di durata variabile fino a quando, nel Rina-

scimento, vennero inventati orologi più precisi.

Per quanto sembri che fosse un oggetto destinato più

alle fasce sociali basse che all'aristocrazia, è comun-

que possibile che la meridiana provenga da una

tomba reale. La divisione del percorso del sole in ore

aveva un ruolo cruciale nelle cosiddette guide agli in-

feri che venivano disegnate sulle pareti delle tombe

reali. Queste guide sono testi illustrati che descrivono

cronologicamente la progressione notturna del dio-

sole attraverso il mondo sotterraneo. La meridiana

quindi poteva servire per visualizzare meglio questo

fenomeno.

I primi orologi egiziani basati sullo sfruttamento del-

l'ombra risalgono a circa il 1500 a.C. La meridiana più

antica conosciuta è datata al regno di Thutmosis III

(1479 - 1425 a.C.) e si trova nel Museo Egizio di Berlino;

si tratta di una pietra a forma di L, incisa con il nome

del faraone. Sul lato corto della L si trova un foro in

cui si poteva appendere un filo a piombo per creare

l'ombra, mentre sul lato lungo ci sono cinque cerchi

per indicare il momento del giorno. Per quanto ne sap-

piamo, questo sarebbe il più antico orologio portatile

conosciuto. Alla fine dell'800 gli egittologi ritenevano

che gli obelischi egiziani venissero usati come meri-

diane, ma gli studiosi odierni tendono a contrastare

questa teoria: sulle numerose incisioni presenti ai lati

di questi monumenti non c'è nulla che rimandi ad un

loro uso nella misurazione del tempo. L'idea che fos-

sero enormi orologi è probabilmente derivata dal fatto

che essi vennero effettivamente usati comemeridiane

secoli più tardi, quando furono saccheggiati e portati

in Europa dalle truppe romane e napoleoniche.

Fonte:

www.archeostoria.it

24/03/2013

2)

RITROVATO IN SUDAN UN TEMPIO DI

EPOCA MEROITICA

RichardLobban, professoreemeritoal Rhode IslandCol-

lege, ha ritrovato l'impianto di un grande tempio in cui

sonostate ritrovateantiche iscrizioni geroglifiche. Ima-

teriali ritrovati datano tra l'epocameroiticaed i primi se-

coli dell'era cristiana (IV a.C. - IV d.C.).

L'equipe guidata da Lobban, con la collaborazione di

EleonoraKormysheva, archeologadell'Oriental Institute

diMosca, edi EugenioFantusati dell'Universitàdi Roma,

è attiva ormai da quattro anni presso il villaggio di Abu

Erteila, nel territorio inospitale del deserto orientale del

news

l e n e w s

a cura di Laura Cigana