

C U L T U R A
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cata ad Epifanio “rigenerato nel battesimo”.
Interessanti vestigia di quattro chiese copte
sono visibili inoltre all'interno del tempio di
Luxor
(fig. 14)
. La prima di esse, edificata nel VI
secolo, si trova di fronte al pilone principale, a
sinistra dell'ingresso, misura 31 metri di lun-
ghezza per 17 di larghezza ed ha struttura ba-
silicale a tre navate e santuario absidato
fiancheggiato da due locali di servizio. L'in-
gresso alla chiesa avveniva sul lato occiden-
tale, mediante due porte simmetriche. Molto
interessante è inoltre il motivo architettonico
delle due grandi colonne disposte di fronte al
catino absidale, che avevano lo scopo di alleg-
gerire otticamente la discrepanza fra l'ampia
navata centrale e la più ridotta conca absidale.
All'angolo nord-ovest della chiesa sono ancora
visibili le fondazioni di un battistero a pianta
quadrata: l'edificio in mattoni era sormontato
da una cupola sorretta da quattro colonne, i
cui basamenti sono ancora visibili attorno alla
vasca battesimale.
Altre due chiese. sempre a pianta basilicale
con tre navate e conca absidale fiancheggiata
da vani accessori sono visibili sul fianco occi-
dentale del tempio, a lato della colonnata pro-
cessionale di Amenhotep III. Anche se le loro
dimensioni sono visibilmente più ridotte ri-
spetto alla prima, anch'esse rispecchiano i ca-
noni architettonici di IV secolo.
Una quarta chiesa sorgeva nello spazio sot-
tostante la moschea di Abu el-Haggag, all'in-
terno del cortile di Ramesse II. Tuttavia
ulteriori indagini archeologiche in quest'area
del tempio risultano molto difficoltose in
quanto la moschea, tutt'oggi in uso, è dedicata
ad un santo musulmano oggetto di particolare
venerazione.
Tracce di pitture considerate resti di un'ipo-
tetica cappella cristiana sono inoltre stati indi-
viduati nell'ultima camera che precede il
sacrario della barca
(fig. 15)
, di cui era stata
bloccata la porta centrale per ricavarne un'ab-
side
(fig. 16)
.
Ulteriori indagini archeologiche hanno invece
riconosciuto in tali pitture le rappresentazioni
di quattro imperatori che appaiono divinizzati
davanti ai loro soldati, a loro volta raffigurati
sulle altre pareti. Davanti alle immagini un bal-
dacchino a quattro colonne, solo parzialmente
conservato, sovrastava probabilmente un
trono vacante, simbolo dell'autorità imperiale.
Con la fine del paganesimo, infatti, il tempio
venne trasformato in castra (e ne mantiene
tuttora il nome:
El-Uqsor
, gli accampamenti)
Fig. 15
- Luxor. Tracce di pittura nella cappella probabilmente
usata per il culto imperiale all'interno del tempio.
Fig. 16
- Luxor. Particolare dell'abside ricavata nell'ultima
camera che precede il santuario della barca sacra.