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500 dopo Cristo. Nellavicina cittàdiNicea (oggi Iznik)nel

325si tenneil primo consiglioecumenico delmondo cri-

stiano, sotto lapresidenzadell'imperatore CostantinoI.

Fonte:

www.ansamed.it

28/01/2014

11)

SCOPERTAIN CINA LA PRIMATABELLINA SU BASE

DECIMALE

Grazie a una collezione di strisce di bambù di 23

secoli fa, gli storici hanno ricomposto quello che

ritengono essere il più antico esempio al mondo di

una tabellina su base 10. Cinque anni fa, l’Univer-

sità Tsinghua di Pechino aveva ricevuto una dona-

zione di quasi 2.500 strisce di bambù. Infangate e

puzzolenti, le strisce probabilmente provenivano

dallo scavo illegale di una tomba, e il donatore le

aveva comprate in un mercato di Hong Kong. Gli

scienziati cinesi le avevano poi datate al radiocar-

bonio intorno al 305 a.C., durante il periodo dei

Regni combattenti, prima dell’unificazione della

Cina. Ogni striscia misura tra i 7 e i 12 mm di lar-

ghezza e fino a mezzo metro di l unghezza, e vi

sono dipinte sopra de lle scritte con inchiostro

nero. Gli storici avevano poi realizzato che i pezzi

di bambù costituivano 65 testi antichi e li avevano

riconosciuti essere tra i p iù importanti manufatti

di quel periodo. “Le strisce erano tutte mischiate

perché i fili che tenevano unito il manoscritto si

erano consumati da tempo”, dice lo storico Li Jun-

ming. Alcuni pezzi erano rotti, altri mancanti e, ag-

giunge, decifrare i testi è s tato com e mettere

insieme un puzzle”. Tuttavia, “spiccano in partico-

lare 21 strisce di bambù dato che contengono solo

numeri, scritti in cinese ant ico”, spiega Feng Li-

sheng, storico della m atematica. Quelle strisce

sono risultate essere una tabellina. Quando le stri-

sce sono poste in modo appropriato, dice Feng,

emerge la struttura di una matrice. La fila supe-

riore e la colonna più a destra contengono, dispo-

ste rispettivamente da destra v erso sinistra e

dall’alto verso il basso, gli stessi 19 numeri: 0.5; i

numeri interi da 1 a 9; e i multipli di 10 da 10 a 90.

Come in una moderna tabellina, le voci nelle inter-

sezioni di ogni linea e colonna nella matrice forni-

scono i risultati della moltiplicazione dei numeri

corrispondenti. La tabella può anche ai utare gli

utenti a moltiplicare qualunque numero intero o

semintero tra 0.5 e 99.5. I numeri che non sono

rappresentati, dice Feng, devono prima essere con-

vertiti in una serie di addizioni. Per esempio, 22.5

x 35.5 può essere spezzettato in (20 + 2 + 0.5) x

(30 + 5 + 0.5). Questo porta a 9 diverse moltiplica-

zioni (20 × 30; 20 × 5; 20 × 0.5; 2 × 30 e così via),

ognuna delle quali può essere fatta con la tabella.

Il risultato finale si può ottenere sommando le ri-

sposte.

“È effettivamente un antico calcolatore”, spiega

Li. I ricercatori sospettano che le autorità usasse-

rano la tabellina per calcolare le superifici di terre

e campi agricoli e l’ammontare delle tasse dovute.

“Possiamo persino utilizzare la matrice per fare di-

visioni e radici quadrate”, dice Feng. “Ma non pos-

siamo essere sicuri che all’epoca effettuassero tali,

complicati, compiti”. “Una matrice per le moltipli-

cazioni così elaborata è assolutamente unica nella

storia cinese”, dice Feng. Le tabelline cinesi più an-

tiche conosciute finora erano quelle della Dinastia

Qin, risalenti tra il 221 e il 206 a.C., ed erano una

serie di piccole frasi come “sei per otto generano

quarantotto” e capaci di moltiplicazioni molto più

semplici. Gli antichi Babilonesi possedevano tabel-

line circa 4.000 anni fa, ma le loro erano su base

60, piuttosto che su base decimale (10). Le prime

tabellina europee conosciute risalgono al Rinasci-

mento. “La scoperta è di straordinario interesse”,

dice Joseph Dauben, storico della matematica alla

City University di New York. “È il primo manufatto

al mondo con una tabellina dec imale”. “C erta-

mente mostra che nel periodo dei Regni combat-

tenti era stata sviluppata una aritmetica sofisticata

per scopi sia teorici sia commerciali. Questo suc-

cesse proprio prima che Qin Shi Huang, il primo

imperatore della Cina, unisse il paese; egli succes-

sivamente ordinò di bruciare i libri e proibì le libre-

rie private nel tentativo di riformare la tradizione

intellettuale del paese.

Fonte:

http://ilfattostorico.com

7/01/2014

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