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co Egitto anche solo per passione: Il Canone Regio,
il Papiro dello Sciopero, il Papiro Erotico-Satirico, il
Papiro dello Stato Civile, il Papiro Giudiziario e molti
altri ancora. Trovano ancora spazio in questo piano
i reperti provenienti dalla Valle delle Regine ed altri
afferenti al Periodo Tolemaico e all’Epoca Romana
e Tardo-Antica. Scendiamo ancora e siamo a pia-
no terra, dove possono insistere senza problemi
di ordine strutturale le decine e decine di tonnella-
te che costituiscono la “Galleria delle divinità e dei
Re”, che forse sarebbe il caso di non chiamare più
con il termine utilizzato di solito, Statuario. In que-
sto ambiente, rivisitato scenograficamente alcuni
anni fa dal premio Oscar Dante Ferretti, oggi è sta-
ta allestita la conferenza stampa, condotta con una
verve sorprendente da Evelina Christillin, alla pre-
senza del ministro della Cultura Dario Franceschini,
del sindaco di Torino Piero Fassino, del Presidente
della Provincia Sergio Chiamparino e dei presidenti
delle due fondazioni bancarie che più hanno con-
tribuito alla realizzazione di questo progetto, la San
Paolo e la CRT. Riportare le parole dei politici non
è esattamente qualcosa che rientra negli interessi
di MediterraneoAntico Magazine, senza con questo
voler disconoscere il ruolo importante che ha avuto
la politica nella (ri)nascita del Museo Egizio di Torino,
una esperienza che potrebbe essere presa come vi-
vido esempio di operosità, competenza e trasparen-
za. E’ importante invece sottolineare ciò che è stato
fatto, che è davvero molto, e che lascia ben sperare
sul fatto che le altre cose che sono state promesse
verranno mantenute. Christian Greco, che ha eredi-
tato una situazione incredibilmente complicata, ha
saputo gestire con eccezionale efficienza uno staff
di professionisti la cui media all’anagrafe è davvero
Sala dei papiri / ph Paolo Bondielli
Riproduzione della tombra di Nefertari / ph Paolo Bondielli
Galleria dei Re / ph Paolo Bondielli