Auriga di Delfi
Statua di bronzo giunta fino ai nostri giorni perché sepolta nel 373 a.C. da un disastroso terremoto: doveva verosimilmente collocarsi sulla terrazza che sovrasta il tempio di Apollo a Delfi, a fianco del teatro, dove furono rinvenuti nel 1896 frammenti di una quadriga in bronzo e di una base con dedica a Polyzalos, tiranno di Gela, della potente famiglia dei Dinomenidi.
Il lato oscuro dello sport: anche nelle competizioni di 3000 anni...
“L’importante non è vincere, ma partecipare!” E’ con queste parole, con questa visione purista ispirata dai sacri giochi ellenici, che nel 1896 il barone francese Pierre De Coubertain inaugurava ad Atene i Giochi Olimpici dell’era moderna, parole ricche di significato, grandi principi e valore sportivo. Ma primeggiare sugli altri è stato sin dall’antichità un impulso che l’uomo d’ogni tempo non ha mai saputo contrastare. Ed è così che questa brama di successo, la determinazione a conquistare ad ogni costo il gradino più alto del podio, già nei tempi antichi ha portato all’esasperazione ciò che da sempre avrebbe dovuto essere espressione di gioia, soddisfazione e soprattutto divertimento. Sembra incredibile, ma ciò che stiamo per raccontarvi è lo sport di 3000 anni fa.
La Lotta: sport nazionale dell’antico Egitto
Vero e proprio sport nazionale, come lo è oggi per noi il calcio, non c’era un antico Egizio che non fosse appassionato di questa arte, faceva così parte della loro cultura e del loro quotidiano da essere rappresentata ovunque sin dalle prime dinastie. Nata come espressione naturale di difesa e per diletto, si è sviluppata nei secoli favorendone l’aspetto educativo, formativo, militare e sportivo, nonché la diffusione ad ogni livello della società egizia.
Il Discobolo e l’attimo sospeso
Una delle migliori copie del Discobolo è la copia Lancellotti, così chiamata dal nome della famiglia che l’acquistò. Venne trovata a Roma sull’Esquilino nell’area degli Horti Lamiani. La statua risale al II secolo d.C., da notare il sostegno a forma di troco di palma e il puntello che collega la mano sinistra al polpaccio destro che sono estranei alla figura originale.
Ramesse II: Grande anche nello sport?
Chi non conosce Ramesse il Grande e la sua tanto celebrata battaglia di Kadesh!
Nonostante quanto ci è pervenuto dai testi incisi in numerosi templi d’Egitto, ben sappiamo che la battaglia ebbe tutt’altro epilogo e le esasperazioni propagandistiche, secondo le quali Ramesse II avrebbe annientato da solo l’esercito Ittita grazie all’aiuto di suo “padre” Amon, non possono essere accettate. Tuttavia è probabile che il celebre sovrano egizio fosse davvero un prode soldato ed un abile atleta.
Atlete in bikini dalla Villa del Casale
Anche le donne praticavano sport nell’antichità. Sono forse poche le rappresentazioni visive, ma di grande fascino e di suggestiva impressione è sicuramente un celebre...