Il Discobolo e l’attimo sospeso
Una delle migliori copie del Discobolo è la copia Lancellotti, così chiamata dal nome della famiglia che l’acquistò. Venne trovata a Roma sull’Esquilino nell’area degli Horti Lamiani. La statua risale al II secolo d.C., da notare il sostegno a forma di troco di palma e il puntello che collega la mano sinistra al polpaccio destro che sono estranei alla figura originale.
Corridore della Villa dei Papiri di Ercolano
Figura maschile nuda con la gamba sinistra flessa ed avanzata, la destra arretrata, il busto piegato in avanti, con il braccio destro flesso ed il sinistro disteso verso il ginocchio. Collocata insieme ad una statua gemella (inv. 5626) nel peristilium grande della Villa dei Papiri di Ercolano, è verosimilmente la copia di una scultura greca della fine del IV - inizio del III sec. a.C., celebrante un atleta vincitore in uno dei grandi giochi panellenici. Su che tipo di atleta rappresenti si è lungo discusso.
La donna e lo sport. Dall’antichità alle Olimpiadi di Parigi 2024
Associando le parole Sport e Antichità si pensa immediatamente all’agone sportivo che caratterizzava l’antica Grecia, i Giochi Olimpici, immaginando un mondo tutto al maschile in cui gli atleti si sfidavano per ottenere fama e gli innegabili privilegi di cui i vincitori, considerati veri e propri eroi, godevano.
Infatti, nell’antica Grecia, culla dei Giochi Olimpici, alle donne non era permesso partecipare alle Olimpiadi e una volta maritate non potevano neppure assistevi come spettatrici: pena la morte.
La Lotta: sport nazionale dell’antico Egitto
Vero e proprio sport nazionale, come lo è oggi per noi il calcio, non c’era un antico Egizio che non fosse appassionato di questa arte, faceva così parte della loro cultura e del loro quotidiano da essere rappresentata ovunque sin dalle prime dinastie. Nata come espressione naturale di difesa e per diletto, si è sviluppata nei secoli favorendone l’aspetto educativo, formativo, militare e sportivo, nonché la diffusione ad ogni livello della società egizia.
Auriga di Delfi
Statua di bronzo giunta fino ai nostri giorni perché sepolta nel 373 a.C. da un disastroso terremoto: doveva verosimilmente collocarsi sulla terrazza che sovrasta il tempio di Apollo a Delfi, a fianco del teatro, dove furono rinvenuti nel 1896 frammenti di una quadriga in bronzo e di una base con dedica a Polyzalos, tiranno di Gela, della potente famiglia dei Dinomenidi.
Ramesse II: Grande anche nello sport?
Chi non conosce Ramesse il Grande e la sua tanto celebrata battaglia di Kadesh!
Nonostante quanto ci è pervenuto dai testi incisi in numerosi templi d’Egitto, ben sappiamo che la battaglia ebbe tutt’altro epilogo e le esasperazioni propagandistiche, secondo le quali Ramesse II avrebbe annientato da solo l’esercito Ittita grazie all’aiuto di suo “padre” Amon, non possono essere accettate. Tuttavia è probabile che il celebre sovrano egizio fosse davvero un prode soldato ed un abile atleta.