Esposta la Mummia E: il beneficiario mancato della Congiura dell’Harem
La mummia del protagonista di un giallo di 3000 anni fa è esposta per la prima volta al pubblico nelle sale del Museo Egizio del Cairo. La mummia, classificata come "Unknown Man E", è la salma di un uomo che doveva avere poco meno di 20 anni al momento del decesso avvenuto forse per avvelenamento ed è stata trovata avvolta, cosa davvero molto molto strana, nella pelle di pecora, aveva le unghie dei piedi tinte di henné rosso, mani e piedi legati e, quel che più colpisce, un’agghiacciante espressione di terrore dipinta sul volto. Si pensa che l’inquietante mummia possa appartenere al principe Pentaur, uno dei figli di Ramesse III che fu coinvolto in una cospirazione contro suo padre: la Congiura dell’Harem.
Una ricetta di Ippocrate in un manoscritto di 1500 anni fa...
Ai piedi del monte Sinai sorge il monastero di Santa Caterina, uno dei più antichi monasteri cristiani del mondo. Durante i recenti lavori di restauro e documentazione eseguiti all'interno della sua biblioteca è stato riscoperto un manoscritto di 1.500 anni fa che contiene un'antica ricetta medica formulata dal famoso medico greco Ippocrate.
Roma e Petra: nuova scoperta riscrive la storia?
Chi ha visto Indiana Jones e l’ultima Crociata, bellissimo film in cui il celebre avventuriero (interpretato da Harrison Ford) va a caccia del sacro...
Aperta la tomba di Neferhotep (TT49) dopo un lungo lavoro di...
© Ministero per il Turismo e le Antichità egiziane
Il Ministero per il Turismo e le Antichità egiziane ha aperto al pubblico la tomba di...
Cleopatra a Roma
Nel 46 a.C. Cleopatra Tea Filopatore si recò a Roma per raggiungere Cesare e, motivo ufficiale della visita, per suggellare un'alleanza politica tra Roma e l'Egitto. Aveva appena dato alla luce suo figlio Tolomeo Cesare, detto Cesarione in quanto avuto dall'unione con Cesare, quando con il più grande corteo mai visto invase le strade romane con elefanti, giovani ragazze con sensuali e trasparenti abiti in seta, canti, balli, carri ricolmi di doni preziosissimi, sfingi, bassorilievi, statue e molte immagini della dea Iside.
Roma venne inevitabilmente influenzata dalla sua presenza.
2 marzo 1818: Giovanni Belzoni entra nella piramide di Chefren
“Scoperta da G. Belzoni. 2. Mar. 1818”. Questa iscrizione campeggia ed impera nel muro meridionale della camera sepolcrale della piramide di Chefren, la seconda (per grandezza ed in ordine di costruzione) delle piramidi della piana di Giza. Era appunto il 2 marzo del 1818 quando Giovanni Belzoni violò l’entrata della piramide del quarto sovrano della IV dinastia. Oggi, in occasione del bicentenario della scoperta, vogliamo narrare di questa incredibile avventura.