Nuove tombe del periodo greco-romano scoperte ad Alessandria

All’interno della necropoli ellenistica situata nella parte orientale di Alessandria d’Egitto una missione archeologica egiziana ha scoperto diversi reperti archeologici e resti di altre nuove tombe risalenti al periodo greco-romano. Gli elementi archeologici venuti alla luce consistono in diversi vasi in ceramica per le offerte, lucerne figurate decorate anche con scene di divinità e una lapide molto particolare, un tempo posta a chiusura del pozzo funerario, considerata la più importante tra le scoperte appena effettuate.

Il sito dei record: spada gigante e altre meraviglie da una...

Facciamo quest’oggi un salto in Giappone, precisamente nel Giappone del Periodo Kofun, tra la metà del III e il IV secolo dopo Cristo; grossomodo,...

Tell Edfu: scoperto un complesso amministrativo della V dinastia per le...

Durante i lavori di scavo effettuati nel sito di Tell Edfu, nel governo rato di Assuan, una missione archeologica egizio-americana dell’Oriental Institute dell'Università di Chicago ha scoperto un complesso amministrativo destinato all’organizzazione delle spedizioni nel deserto orientale ed allo stoccaggio del materiali ivi raccolti risalente alla fase finale della V dinastia. La struttura rappresenta la più antica testimonianza archeologica trovata finora a Tell Edfu, poiché le prime testimonianze archeologiche emerse in precedenza risalgono alla seconda metà della VI dinastia.

Ushabty della Signora della Casa Mut(nefret)

Questa tipologia di statuette, assieme agli scarabei, è tra i reperti che gli archeologi hanno trovato in maggior numero nel corso dei loro scavi in Egitto e che compaiono in quasi tutte le collezioni egizie sparse nel mondo. Ancora oggi non è raro durante le campagne archeologiche, rinvenire tra gli scavi queste particolari statuette funerarie, con iscrizioni o anepigrafe, che abbracciano buona parte della civiltà faraonica.

Il pyramidion di Ankhesenpepi II era probabilmente il secondo obelisco del...

Il ritrovamento di un nuovo blocco di granito nei pressi del pyramidion individuato pochi giorni fa a Saqqara dalla missione archeologica franco-svizzera diretta dal professor Philippe Collombert dell’Università di Ginevra mette in discussione l’identificazione del blocco riconosciuto come la sommità della piramide satellite di Ankhesenpepi II e solleva molte domande.

Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: 9ª edizione per l’International...

© Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico / Archeo. Modificato da Chiara Lombardi per MediterraneoAntico Nona edizione per l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” 2023, unico...