Il Museo Egizio in tour: al Rjiksmuseum van Oudeheden di Leiden...

Dal 18 novembre 2016 al 17 aprile 2017 saranno, infatti, 250 i reperti appartenenti al Museo Egizio che saranno esposti al Rjiksmuseum van Oudeheden di Leiden nell’importante mostra “Regine del Nilo”. “E’ stato per me un onore - dichiara Christian Greco, Direttore del Museo Egizio - presentare la mostra al Museo di Leiden alla presenza del Ministro olandese della Cultura, università e ricerca scientifica, Jet Bussenmaker. L’esposizione, che per il 95% è composta da oggetti che provengono dal Museo Egizio, presenta, i risultati della ricerca portata avanti sullo straordinario patrimonio scoperto da Schiaparelli agli inizi del secolo scorso”

Scoperto un complesso laboratorio per la produzione di ceramiche nel Governatorato...

Lo scavo non ha restituito soltanto le fornaci, ma una complessa organizzazione dell’ambiente lavorativo con abitazioni, luogo di culto, magazzini e punto di ristoro strutturato per la vendita di cibo.

I faraoni tornano a Napoli

Dopo sei anni dalla chiusura della collezione egizia del Museo Archeologico di Napoli, riapre la più antica raccolta di reperti della terra d’Egitto grazie ad una collaborazione tra MANN, l’Università L’Orientale e il Museo Egizio di Torino. E’ l’ultimo atto del più ampio percorso Egitto Pompei che ricordiamo essere iniziato a Torino con la mostra “Il Nilo a Pompei”, proseguito poi in terra vesuviana con una mostra dedicata all’influenza egizia in Campania, con un percorso articolato all’interno del sito archeologico di pompeiano e terminata a giugno con la riapertura della sala dei Culti Orientali al Museo di Napoli, e nelle giornata del 7 ottobre, con la riapertura della collezione egizia più antica d’Europa.

Il sarcofago di quarzite di Tutankhamon

In questi giorni si è parlato del sarcofago che si trova ancora all'interno della tomba di Tutankhamon e che fino a poco tempo fa...

Egitto: scoperti nuovi ritratti del Fayum e una necropoli greco-romana

La missione archeologica egiziana lavora nel sito di el-Gerza nel Fayum ha riportato alla luce una grande struttura funeraria risalente al Periodo Tolemaico e Romano, nonché una nuova serie di ritratti di Fayum.

La scoperta della tomba di Sethi I

Venerdì 17 settembre 1817: il piccolo gruppo di indigeni che dal giorno precedente aveva iniziato a scavare ai piedi di un pendio scosceso nel piccolo ramo laterale della Valle dei Re continuava senza convinzione il lavoro sotto l’occhio attento del loro capo, Giovanni Belzoni, che li osservava senza mai perderli d’occhio dall’alto dei suoi due metri d’altezza. Alla fine della seconda giornata di scavo gli operai avevano asportato altri tre metri di ciottoli e ghiaia quando, verso sera, si imbatterono con grande sorpresa in un blocco di roccia compatta che sembrava l’architrave di una porta. L’indomani mattina, il 18 ottobre, in quello che Belzoni definì «il giorno più bello della mia vita», gli scavi misero alla luce l’ingresso di una tomba.