Sacrifici di pasti ad Iside sul lato meridionale del Tempio

Numerosi reperti in ceramica e resti di pasti sacrificali scavati nell’area sacra del porticato a sud del Santuario di Iside, confinante a Nord con un muro del Teatro Grande di Pompei, sono stati analizzati dalla ricerca scientifica orientata alla comprensione di forma e scopi del rito sacrificale rivolto alla divinità egizia, adorata in ambito iniziatico a Pompei sia nel suo tempio che nelle domus in cui aveva posto (tra lari e penati) nel culto esoterico del ciclo vita-morte della natura, avvicinato (o confuso) a quello greco-romano di Afrodite e/o di Dionisio.

Iraq: indagato il sistema difensivo di Tell Muhammad

Crediti: ©UniCT La città di Tell Muhammad, a pochi chilometri a sud di Baghdad (antica Babilonia), è stata oggetto di una seconda missione archeologica da...

Scoperta una stele di Ramesse II a Tanis

Nel Delta nord orientale del Nilo si trova l’area archeologica dell’antica Tanis, un sito molto significativo che ospita una vasta collezione di statue e templi, tra i quali da annoverare ci sono quelli dedicati alla dea Mut, al dio Horus ed al dio Amon. E’ proprio durante i lavori per trasformare il sito in un museo a cielo aperto che gli archeologi si sono imbattuti in una stele del Nuovo Regno con rappresentato Ramesse II.

Aperta a Saqqara una delle più belle sepolture della necropoli: la...

Il Ministero delle Antichità egiziano ha inaugurato a Saqqara la tomba di Mehu, visir nei primi anni della VI dinastia (2300 a.C. circa). Dalla sua scoperta, avvenuta nel 1940 ad opera di una missione archeologica egiziana diretta dall’egittologo Zaki Saad, è la prima volta questa sepoltura viene aperta al pubblico. Quella di Mehu è una delle tombe più belle della necropoli di Saqqara, in quanto i suoi colori vividi animano ancora le meravigliose e spesso esclusive rappresentazioni parietali. Nell’articolo il VIDEO con le bellissime immagini conservate nella sepoltura.

Le dieci battaglie di Horus

Sul muro di cinta ovest, lato interno (est), del tempio di Edfu, una grandiosa serie di riquadri e testi si riferisce a una delle più importanti feste celebrate annulmente nel tempio, la Festa della Vittoria, che ricorreva il 21 di Mechir, il secondo mese della stagione invernale. Nel primo registro si notano, disposte in cinque grandi riquadri, dieci barche: scene e testi sono relativi al cosiddetto “Cerimoniale dei dieci arpioni”. Nel secondo registro, invece, lunghi testi descrivono le battaglie che Horus ha dovuto sostenere contro Seth e i suoi compagni. Sono questi testi, definiti “Le dieci battaglie di Horus” e costituenti la trama narrativa che ha trovato poi la sua trasposizione drammatica nel suddetto “Cerimoniale”, che sono qui analizzati.

La Barca Solare di Khufu (Cheope)

Chi si trova a visitare la Piana di Giza non potrà fare a meno di notare una costruzione singolare posta a sud della Grande Piramide e sarà bene tralasciare ogni considerazione estetica su questa struttura, sottolineando invece che essa sorge esattamente sul luogo di un ritrovamento archeologico importante: la Barca Solare di Re Cheope!